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Ascoli, Bajic nel mirino del Pescara
Dionigi riparte dal Brescia

SERIE B - Le prossime settimane decisive per capire come intervenire al mercato di gennaio. Tra gli aspetti più spinosi il reparto offensivo. Nel frattempo il presidente abruzzese Sebastiani ha confermato l'interesse per l'attaccante bosniaco. Il tecnico emiliano a un passo dal Brescia, ma prima deve risolvere il contratto con il Picchio
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di Salvatore Mastropietro

Mentre l’Ascoli è atteso da un filotto di partite decisive per cercare di invertire la tendenza dopo l’avvio peggiore della storia nel campionato di Serie B (al netto di penalizzazioni), si comincia ad avvicinare il mese di gennaio e di conseguenza l’apertura del calciomercato. Logica vuole che saranno proprio le squadre attualmente più in difficoltà ad intervenire in quella che viene tuttora definita una sessione di riparazione. La rivoluzione della rosa attuata dalla dirigenza bianconera non ha finora fornito i risultati sperati e, se le cose non dovessero cambiare, il management sarà chiamato a porre rimedio all’attuale situazione. Come ammesso dal direttore generale Piero Ducci, le prossime settimane saranno decisive per effettuare le valutazioni decisive su un gruppo su cui la proprietà ha comunque investito parecchio nel mese di settembre.

Sotto osservazione c’è ovviamente il reparto offensivo. I numeri parlano chiaro: l’Ascoli, con cinque reti totali realizzate, ha il peggior attacco dell’intera Serie B. Certo, non tutto è imputabile ai componenti del reparto offensivo, spesso serviti poco e male, ma è chiaro che le aspettative sui singoli erano altre. Ora come ora la società sarebbe chiamata ad intervenire proprio in quell’ambito. Ed andrebbe fatto, si spera, andando a pescare qualche “bomber” che abbia già dimostrato la propria affidabilità in un campionato come quello cadetto, senza dover fare i conti nuovamente con difficoltà di ambientamento e di preparazione fisica.

Bajic in azione contro il Pescara

Nel frattempo, l’attuale attaccante bianconero Riad Bajic è finito nel mirino del Pescara. Il club abruzzese, che deve fare anch’esso i conti con un attacco che sta rendendo al di sotto delle aspettative, sta seguendo da diverse settimane l’attaccante bosniaco, che resta l’unico elemento del reparto avanzato dell’Ascoli ad essere andato a segno nelle prime nove giornate di campionato (una rete contro la Reggiana). A confermare l’interessamento è stato il presidente del Pescara Daniele Sebastiani, che ai microfoni di Rete 8 ha nominato proprio Bajic come potenziale rinforzo nel mercato di gennaio. Ci sarà da fare i conti con le valutazioni della società di Corso Vittorio, ma nel caso in cui si decidesse di lasciarlo partire la trattativa potrebbe presto diventare concreta.

Davide Dionigi

DIONIGI – L’ultimo atto della storia tra l’Ascoli e Davide Dionigi potrebbe essere vicino. Il tecnico emiliano, protagonista la scorsa estate della cavalcata-salvezza del club bianconero, è infatti in pole per diventare il nuovo allenatore del Brescia. Nelle scorse ore, infatti, il club lombardo ha annunciato l’esonero dell’uruguagio Diego Lopez, che a sua volta aveva preso il posto di Delneri dopo la terza giornata. In vista della partita di domani contro la Cremonese, la dirigenza lombarda ha affidato momentaneamente la panchina a Daniele Gastaldello, ma da mercoledì potrebbe essere proprio Dionigi a subentrare.

Per accettare l’opportunità Brescia, Davide Dionigi deve prima risolvere il proprio contratto con l’Ascoli, che ha attualmente una durata fino al 30 giugno 2021. La società bianconera ha tutto l’interesse nell’interrompere i rapporti, avendo attualmente a libro paga il nuovo tecnico Delio Rossi e l’esonerato Valerio Bertotto. Non è escluso che subentrino, però, altre dinamiche visto il difficile rapporto tra le parti bruscamente interrottosi ormai circa quattro mesi fa.

In seguito all’esonero di Bertotto, la società aveva contattato Dionigi per tastare la sua disponibilità ad un ritorno in panchina. Come raccontato dal patron Massimo Pulcinelli, l’allenatore emiliano non aveva nascosto la propria mancanza di motivazioni per un secondo approdo sotto le Cento Torri.

Ascoli all’ultimo posto: il piatto è servito


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