Gli operatori sanitari si sa, sono tra i cittadini più a rischio di contagio da Coronavirus. Quelli del Pronto Soccorso e del 118 in particolare, ogni giorno si trovano davanti pazienti da curare, alcuni in emergenza.
Se sono Covid o non Covid sarà solo il tampone ad accertarlo. Ma nel frattempo il malato va assistito.
Certo, con le dovute precauzioni che però non sono mai sicure al 100% di fonte a situazioni critiche e ad un virus del tutto nuovo e per certi versi ancora sconosciuto.
E’ recente, nel Piceno, il caso di un trattamento sanitario obbligatorio su un paziente psichiatrico e positivo che, durante l’intervento, ha strappato la mascherina ai soccorritori arrivati con l’ambulanza, tra cui una dottoressa di guardia medica di Ascoli. Tutto l’equipaggio è stato contagiato.
La positività di un medico o di un infermiere è sempre un problema per un sistema sanitario cronicamente a corto di professionisti. Inutile quanto impossibile poi stabilire se il contagio sia avvenuto in ambiente di lavoro oppure all’esterno, nella vita sociale. Lo stesso tampone, a cui vengono sottoposti sia gli operatori che i pazienti prima del ricovero, ha un margine di errore.
Infine c’è la diffusione del virus a livello endemico in una popolazione. Se la percentuale dei contagiati è del 5,5 % (dati nazionali della seconda ondata), su 2.600 dipendenti di Area Vasta 5 l’atteso può essere di 140-150 persone che contraggono il virus.
Questo è un momento difficile per il “Mazzoni” di Ascoli, che al momento registra 20 positivi tra medici, infermieri, oss e addetti alle pulizie.
A novembre si sono contagiate 17 persone di Pronto Soccorso, Rianimazione, Cardiologia e altri reparti. In dieci sono guariti.
A dicembre il virus ha toccato 13 lavoratori, che sono tutt’ora positivi, di cui 8 al Pronto Soccorso (1 medico, 5 infermieri e 2 addetti alle pulizie), 1 del 118, 2 della Rianimazione e 2 addetti alle pulizie.
Per il “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, il mese peggiore è stato novembre, quando ha dovuto affrontare un cluster di 9 positivi al Pronto Soccorso, di cui 4 ora guariti.
m.n.g.
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