L’Unione dei Comuni della Vallata ha istituito un tavolo tecnico Sociale-Lavoro per garantire e un piano di tutela per le fasce più deboli, realizzato insieme ad altri soggetti istituzionali.
All’incontro, che si è tenuto alla sede dell’Unione a Spinetoli, hanno partecipato Valerio Lucciarini, presidente dell’Unione, il dottor Luigi Ficcadenti dell’Ambito territoriale sociale XXIII, il direttore di Confindustria Ascoli Piceno Lamberto Marchei, Mario Straccia della Cgil e Giuseppe Pacetti della Uil, Maria Teresa Ciccanti del Centro per l’Impiego e Vinicio Alessandroni dell’Asur Marche Area Vasta 5. L’ intervento, pensato dall’Unione dei Comuni per promuovere percorsi di inclusione socio-lavorativa, partirà da gennaio 2018 e si svilupperà in due progetti: il reddito di inclusione e il tirocinio di inclusione. Il Reddito di inclusione, sarà un sussidio destinato a chi ha un reddito che non supera i 6 mila euro annui, ma comporterà anche un avviamento al lavoro, mentre la domanda al Tirocinio di inclusione potrà farla chi fatica a trovare un impiego. Entrambi i progetti metteranno in relazione i soggetti richiedenti con le aziende. Superato il concetto delle borse lavoro, utilizzate come ammortizzatori sociali a tempo, per questi nuovi percorsi si terrà conto delle varie sfaccettature del soggetto richiedente, a partire dall’anagrafe e dalla diversificazione, anche in caso di disabilità. «Mai come in questo periodo – commenta il presidente dell’Unione, Valerio Lucciarini – per la crisi e la pesante pressione fiscale a cui son sottoposte le aziende, sembra si sia issato un muro tra le persone e il mondo del lavoro. Questo va a discapito soprattutto delle fasce più deboli a cui per anni sono stati destinati degli aiuti senza possibilità di sbocchi futuri. Oggi interveniamo proprio per agevolare una sorta di avviamento al lavoro che tenga conto delle esigenze e delle peculiarità di chi fa la richiesta».
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