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«Sono contrario al lockdown
senza adeguati ristori per le categorie»

EMERGENZA CORONAVIRUS - Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli si è confrontato in videoconferenza con i soci del Rotary Club Ancona Conero. Tra gli argomenti analizzati anche il potenziamento dell’ospedale di Torrette
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Francesco Acquaroli collegato in video conferenza con i soci del Rotary Club Ancona

E’ intervenuto ieri, giovedì 17 dicembre, per oltre un’ora e mezza in videoconferenza sulla piattaforma Zoom su invito del Club Rotary Ancona Conero il presidente della Regione Francesco Acquaroli con una relazione su: “La salute della sanità Marchigiana”.

Dopo una prima introduzione, durante la quale ha ripercorso i tratti salienti del suo operato in questi primi mesi di mandato in tema di salute e sanità, il governatore, incalzato dalle domande dei soci, ha parlato anche del possibile lockdown e dell’ospedale regionale di Torrette.

«Chiudere tutto per 15 giorni porterà gravi danni all’economia – ha sottolineato Acquaroli in merito a un sempre più probabile lockdown di Natale – bisogna tenere alta l’attenzione e guardare l’andamento della curva dei contagi. Sarei anche favorevole a misure restrittive se poi seguirà una ripresa. Lo dirò chiaramente, sono contrario al lockdown se stavolta non seguiranno ristori immediati e totali per le categorie economiche fortemente penalizzate da queste prolungate chiusure».

Al centro dell’intervento del presidente, la nuova operazione “Marche Sicure”, il progetto di screening di massa Covid 19 rivolto, gratuitamente e su base volontaria, alla popolazione marchigiana per la prevenzione del contagio e per garantire la tenuta sanitaria e socio-economica del tessuto regionale.

«Siamo i primi a farlo – ha ricordato il relatore – individuare, tracciare e isolare il più possibile il virus è la grande arma contro la pandemia, per ridurre l’andamento della curva epidemiologica, alleviare il livello di pressione sulle strutture sanitarie e mettere in sicurezza il più grande numero di cittadini».

«Lo screening – ha proseguito- è un grande strumento per mappare la diffusione del virus, verificarne la concentrazione in alcune aree e responsabilizzare le persone nei propri comportamenti individuali».

 


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