E’ stato il dotto Marco Giri il primo vaccinato del Piceno contro il Coronavirus.
Tra gli applausi di tutti i presenti tra cui Cesare Milani, direttore di Area Vasta 5, Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica, ed il consigliere regionale Guido Castelli, il primario di Psichiatria ha dato il via alla campagna che si sta svolgendo oggi, 27 dicembre, in contemporanea in tutto il territorio nazionale.
Poi è stata la volta del dottor Giampiero Filomeni, di Medicina legale di San Benedetto.
Le dosi della Pfizer, scortate da Polizia e Carabinieri, sono arrivate all’ospedale “Madonna del Soccorso” alle 9,30.
Sono 200 le dosi distribuite nelle Marche.
Un avvio simbolico della campagna vaccinale che andrà per tappe: nei primi giorni di gennaio, verranno inviate alle Marche altre 38mila dosi per completare la copertura del personale sanitario.
«Tra marzo ed aprile sarà la volta della popolazione over 60 ed entro settembre contiamo di vaccinare la metà della popolazione marchigiana con le 700mila dosi garantite dalla struttura commissariale».
Parola dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, oggi all’Inrca di Ancona per la vaccinazione del primo medico, il primario del pronto soccorso al geriatrico di Osimo, Adolfo Pansoni.
«È un momento storico – sottolinea il titolare della delega – perché oggi iniziamo un percorso: la macchina organizzativa dello screening di massa ci servirà anche per la campagna vaccinale appena lo Stato ci invierà il farmaco. Dobbiamo raggiungere l’immunità di gregge, che si centra quando il 70% delle persone sarà vaccinata. L’appello ad avere fiducia nella scienza. Nei prossimi giorni arriverà anche validazione del vaccino di Moderna, mentre del vaccino cinese non si conosce nulla: ho fiducia nei vaccini realizzati nei Paesi democratici che garantiscono approfondimenti sulle verifiche».
Intanto oggi, le prime 200 dosi Pfizer sono partite da Pratica di Mare ed atterrate all’aeroporto Sanzio e scortate dall’esercito fino all’Inrca di Ancona.
Arrivate all’isitituto geriatrico alle 8 di mattina, sono poi state smistate per gli altri punti di somministrazione distribuiti per la regione. Nel dettaglio: 35 dosi sono andate all’ospedale di Torrette, 15 a quello di Urbino, 15 al Carlo Urbani di Jesi, 40 alla Rsa di Arcevia, 15 all’ospedale di San Severino, 10 al Murri di Fermo, 15 all’ospedale di San Benedetto, 20 all’ospedale di Pesaro, 20 alla Rsa Residenza dorica e 15 all’Inrca di Ancona.
«La risposta del personale sanitario è per ora a macchia di leopardo – osserva Saltamartini – ed a seconda delle strutture oscilliamo tra il 40 ed il 70%. Speriamo che il numero aumenti considerevolmente, benché viviamo in una democrazia ed è legittimo anche il dissenso. Io sono pronto a vaccinarmi anche oggi stesso, ma non vorrei che questo fosse visto come un privilegio, quindi aspetto che l’Asur mi chiami quando sarà il mio tempo.
Ed il mio tempo sarà nel mese di marzo, quando dovrebbe iniziare ad essere vaccinata la popolazione over 60».
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