Anche il comitato civico “Ascolto & Partecipazione” contesta la decisione della Giunta comunale di Ascoli e del Consiglio comunale di esternalizzare alcuni servizi della biblioteca comunale.
«Le privatizzazioni – affermano gli esponenti del comitato Antonio Canzian ed Emidio Nardini – hanno comportato per la nostra città solo penalizzazioni economiche e disservizi ai cittadini.
Premesso ciò, riteniamo che la civica biblioteca e tutta la struttura del Polo Culturale di Sant’Agostino sono un importante bene comune e non un costo da contenere con l’ennesima esternalizzazione».
«Ammessa e non concessa la privatizzazione – continua Ascolto & Partecipazione – crediamo che su un tema così cruciale un’Amministrazione comunale illustra il progetto preliminare ai cittadini aprendo un dibattito pubblico nel corso del quale, con appositi strumenti, rende possibile una preventiva informazione e consente la partecipazione alla formazione della decisione.
Un’Amministrazione seria presenta, quanto meno, in Consiglio comunale una delibera di indirizzo corredata da un progetto, seppure di massima, a firma del dirigente. Un’Amministrazione poco seria si presenta invece con una proposta di deliberazione del sindaco (e l’assessora alla cultura?) fatta di vuote intenzioni, e senza uno straccio di numero, con il progetto magari già pronto nel cassetto.
Ci preoccupa – conclude la formazione di sinistra – quest’ottica privatistica di chi ritiene una delle Pinacoteche tra le più importanti della regione Marche e dell’Italia centrale un’elegante sala da pranzo.
Tutto ciò non ci fa ben sperare sulla sorte che verrà riservata non solo alla biblioteca comunale ma a tutta la struttura del Polo Culturale di Sant’Agostino».
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