di Federico Ameli
Dopo gli esperimenti più che positivi di Ascoli e San Benedetto andati in scena nelle ultime settimane, è di qualche giorno fa la notizia dello sbarco dello screening di massa nei piccoli Comuni del Piceno.
Una buona notizia per coloro che intendono offrire il proprio contributo alla causa dell’emergenza sanitaria, meno per chi, invece, si ritrova a dover macinare qualche chilometro in più del previsto, e per di più costretti a fare “il giro dell’oca” per problemi di viabilità, per sottoporsi al tampone antigenico rapido.
È il caso degli abitanti di Castignano, che fino a qualche ora fa si vedevano costretti a spostarsi nel palazzetto “Vannicola” della vicina Offida per prendere parte alle operazioni di monitoraggio, un’eventualità che aveva spinto il sindaco Fabio Polini a esprimere tutta l’amarezza dell’Amministrazione (e di molti cittadini) in un post apparso sul suo profilo Facebook nella serata di martedì 12 gennaio.
La chiusura della strada Castignanese, che collega la cittadina dell’entroterra ascolano a Offida, si protrae infatti da ormai due anni, rendendo tutt’altro che agevole la trasferta dei residenti di Castignano in vista di una buona azione che, a rigor di logica, dovrebbe essere incentivata e non certo scoraggiata dalle stesse istituzioni.
«Nella riunione tra tutti i sindaci, l’assessore regionale Saltamartini e l’Asur – scrive Polini -, considerata la situazione emergenziale, avevamo evidenziato la necessità di fare lo screening in ogni Comune, sottolineando anticipatamente come tale scelta comportasse una difficoltà non indifferente per i nostri concittadini, i quali, al contrario, dovevano essere messi nelle condizioni più agevoli possibili.
Prendiamo atto del fatto che le nostre problematiche non sono state prese in nessun modo in considerazione, sottolineando, pertanto, che un pezzo di entroterra è stato abbandonato a sé stesso: per fare lo screening si dovrà fare il giro dell’oca. La sanità è cosa seria e, secondo noi, tutte le persone devono avere le stesse opportunità in termini logistici».
Per fortuna, il malumore è svanito nell’arco di qualche ora. Questa mattina, infatti, il direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani, ha comunicato al primo cittadino che mercoledì 20 gennaio lo screening di massa farà tappa anche nella palestra della scuola media di Castignano.
«Oltre al dottor Milani, ringrazio l’assessore regionale Guido Castelli e il consigliere Andrea Antonini che, dopo aver letto il mio post di ieri, mi hanno contattato e condividendone le istanze si sono attivati per trovare una soluzione insieme all’Asur – fa sapere il sindaco Polini-. Un grazie a tutti quelli che hanno permesso di agevolare la nostra cittadinanza alla partecipazione allo screening regionale».
Già nel pomeriggio i tecnici dell’Asur hanno effettuato un primo sopralluogo in palestra per predisporre al meglio la logistica in vista del 20 gennaio. Tutto è bene quel che finisce bene, sperando di poter presto estendere il discorso all’emergenza sanitaria in sé e non soltanto allo screening.
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