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Vaccini, somministrate le seconde dosi:
la spilla a chi ha completato il percorso

EMERGENZA CORONAVIRUS - Si aspetta nel frattempo di conoscere come procedere con la fase 1 del piano vaccinale, dove sono inseriti anche gli ultra ottantenni e le persone a rischio. Angelini: «Forse verrà utilizzato il Moderna, perchè più maneggevole per i medici di famiglia che dovranno iniettarlo»
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La spilla distintiva per chi ha avuto la seconda dose di vaccino

di Maria Nerina Galiè

In ritardo, ma sono arrivati tutti i 195 falconi (ciascuno da ricostituire in 6 dosi)  di vaccino Pfizer Bionteh attesi per questa settimana dall’Area Vasta 5 per continuare la fase 1 della campagna. Si aspettavano lunedì 18 gennaio, sono arrivati ieri mercoledì 20 ma nella stessa quantità delle prime settimane. In linea con quanto detto dalla casa farmaceutica americana: nessuna riduzione nelle Marche

Nel frattempo, sono iniziate le seconde somministrazioni al personale ospedaliero di Ascoli e San Benedetto, dove la prima dose è stato iniettato a partire dal 27 dicembre.

La Regione Marche ha inviato 2.400 spille per chi ha aderito alla campagna vaccinale. Potranno campeggiare sul petto di chi ha fatto sia la prima che la seconda dose. Una sorta di lasciapassare che, soprattutto in ambito sanitario, può essere letta come una rassicurazione. 

Il vaccino Moderna è già da qualche giorni nei frigoriferi dell’Area Vasta 5.

Il dottor Claudio Angelini

C’è ora da capire come verranno utilizzati i due farmaci nei prossimi giorni.

«Si andrà avanti, utilizzando quello messo da parte a tale scopo, fino a far raggiungere la copertura immunitaria (ci vogliono appunto due iniezioni) a coloro che hanno preso la prima dose. Dobbiamo rientrare nelle tre settimane. Già fatti quasi 100 richiami», spiega il dottor Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5

«E dobbiamo terminare con la prima fascia. Mancano poche strutture residenziali, per lo più private. Poi anche fisioterapisti, odontoiatri e farmacisti, che pure operano nel campo della Sanità». 

Nella fase 1 sono previsti anche gli ultra ottantenni e le persone fragili. Ce ne sarà anche per loro adesso?

«E’ da vedere in quali modalità. Da piano dovrebbero occuparsene i medici di famiglia. In questo caso, per una maggiore manegevolezza del farmaco, forse sarà utilizzato il Moderna. Ma aspettiamo indicazioni dall’Asur».

Come per gli insegnanti, che sono stati inseriti nella categoria a rischio

«Anche qui, non abbiamo ancora indicazioni. Determinante sarà capire in che quantità e cadenza i vaccini Moderna e Pfizer saranno disponibili».

 


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