di Renato Pierantozzi
Alle 20,22 di giovedì 28 gennaio con 25 voti favorevoli (centrodestra) e 6 contrari (Pd, 5Stelle, Ascolto e Partecipazione e Prospettiva Ascoli) è stato approvato il bilancio di previsione 2021 del Comune di Ascoli Piceno (leggi l’articolo). Un bilancio approvato a tempo di record visto che lo Stato aveva dato tempo ai Comuni fino al 31 marzo.
Ma l’Amministrazione comunale del sindaco Marco Fioravanti non ha voluto perdere tempo tagliando il traguardo già il 28 gennaio per evitare di amministrare in esercizio provvisorio.
Un risultato definito “storico” dallo stesso sindaco.
La seduta però si è scaldata subito in apertura sul piano triennale delle opere pubbliche 2021-2023 (leggi l’articolo) con il capogruppo del Pd, Francesco Ameli, che ha acceso la miccia della discussione.
«La gran parte delle opere -accusa Ameli- è ancora allo stadio di fattibilità e chiedo ai consiglieri di maggioranza di verificare le fonti di finanziamento degli interventi, a partire da quelle del “feudo” di Venagrande. Chiedo anche di conoscere gli esiti di vulnerabilità delle scuole e se ci sono i fondi per la curva sud».
Il riferimento è alla frazione di origine dell’assessore ai lavori pubblici, Marco Cardinelli.
Le frecciate di Ameli hanno acceso il Consiglio con tutta la maggioranza scatenata contro l’esponente dem.
«Se le opere non sono inserite nel piano -ha replicato il sindaco- non possiamo partecipare ai bandi nazionali e non per i finanziamenti. Abbiamo il primato italiano per capacità di trovare fondi e il 2021 sarà l’anno dell’Ascoli Green, del recupero della Fortezza Pia, di via Trieste, del parco all’ex Shangai e il ponte di Monticelli. Sulla curva sud aspettiamo il nuovo bando delle opere post sisma per i fondi per questa opera strategica.
Non è stata finanziata dal bando ministeriale come avvenuto per la palestra dello Squarcia (700.000 euro) e la manutenzioni delle strade. Anche sulle scuole siamo i più veloci d’Italia, ma i soldi non bastano. Bisogna anche accorciare la burocrazia».
A favore del bilancio anche i forzisti Piero Celani e Alessio Pagliacci con quest’ultimo che ha chiesto al Comune di intervenire sulla fuga di residenti “visto che in 10 anni Ascoli ha perso 4.500 residenti verso gli altri Comuni del Piceno”.
Critico invece il grillino Massimo Tamburri. «Siamo di fronte a retorica ed autocelebrazioni -dice- accusando altri, ma poi abbiamo scoperto che la terza corsia dell’A14 fu bloccata (a Porto Sant’Elpidio ndr) per l’opposizione dell’allora sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio che poi si è candidato a sostegno di Acquaroli».
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