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Ascoli: Parigini e Mosti
si presentano
«Qui per conquistare la salvezza»

SERIE B - Due dei tre ultimi arrivati dal calciomercato hanno rilasciato le prime dichiarazioni come nuovi calciatori bianconeri. Il trequartista classe '98: «Mi manda il sindaco Troiano. Spero di crescere e conoscere bene questa categoria». L'esterno di proprietà del Genoa: «Mi hanno convinto il ds e il mister. Amo le sfide e voglio dare il mio contributo»
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Perugini e Mosti

di Salvatore Mastropietro

Le ultime ore di mercato hanno portato in dote in casa Ascoli gli ultimi tre colpi in entrata di una sessione a dir poco intensa, che ha visto 11 acquisti e 14 cessioni concluse dal direttore sportivo Ciro Polito. I bianconeri hanno concluso una doppia operazione con il Genoa, riguardante gli arrivi in prestito secco degli attaccanti Vittorio Parigini e Gabriel Charpentier. L’ultima ufficialità in entrata è stata quella di Nicola Mosti, trequartista prelevato in prestito con diritto di riscatto dal Monza.

Nicola Mosti

Il primo ad aver raggiunto il Piceno in mattinata è stato proprio Mosti, che nei mesi scorsi ha giocato in prestito alla Juventus Under 23. E nelle fila dei torinesi il classe ’98 ha giocato con l’ex Ascoli Michele Troiano. È stato proprio il “Sindaco” a consigliare a Mosti la piazza bianconera: «In estate, dopo aver fatto la preparazione con il Monza, sono andato in prestito alla Juventus e a parlarmi dell’Ascoli è stato Troiano con cui ho un bellissimo rapporto. Quando ha saputo che sarei venuto qui mi ha detto “Di’ che ti manda il Sindaco”. Da lui ho sentito solo elogi, mi ha detto che la città è bellissima, di stare tranquillo perché è una piazza importante in cui potrei esprimermi al meglio. Principalmente sono un trequartista, gioco anche mezzala, sono mancino e fra le mie caratteristiche c’è la tecnica. Della squadra conosco Calligara per averci giocato insieme alle giovanili della Juventus».

Mosti ha poi parlato delle sue ultime esperienze e dei suoi obiettivi futuri con la maglia dell’Ascoli: «Ho giocato 9 anni nelle giovanili dell’Empoli, poi alla Primavera della Juventus. Le prime esperienze le ho fatte col Follonica, Viterbese, Imolese e col Monza. La salvezza è chiaramente la prima cosa. A livello personale  spero di crescere tanto e di conoscere il campionato cadetto essendo la mia prima esperienza in cadetteria. Ho guardato gli highlights della partita col Brescia e quello che risalta agli occhi è un bel gruppo, si vede dal modo in cui ha esultato: da squadra. Numero di maglia? Ho scelto il 17. E’ il giorno di nascita di nonno Bruno, venuto a mancare il 13 dicembre 2018».

Vittorio Parigini

Nel primo pomeriggio ha raggiunto Ascoli anche Vittorio Parigini. Il suo contratto è stato l’ultimo ad essere depositato presso la Lega di Serie B negli ultimi minuti del calciomercato. Il suo acquisto è stato fortemente voluto da ds Polito per completare il reparto offensivo di mister Sottil: «È successo tutto in pochissimo tempo: ieri pomeriggio ero davanti alla TV a giocare alla play station, sapevo che in questa finestra di mercato non c’erano trattative che mi riguardavano, quindi ero molto sereno. Alle 14:30 ho ricevuto una telefonata, dovevo decidere se accettare il trasferimento all’Ascoli. Mi sono preso un po’ di tempo e, dopo aver parlato col DS e col Mister, non ho avuto esitazione. Il Direttore Polito mi ha detto che sarebbero stati molto felici se avessi accettato la proposta, mi ha parlato di un ambiente bello, organizzato e di una squadra con giocatori e allenatore di livello. Mi ha fatto sentire importante e voluto. Alla sua telefonata ha fatto seguito quella del Mister; la sua prima frase è stata “voglio gente convinta” e devo dire che è stato molto convincente. Amo le sfide e sono certo di poter dare il mio contributo per la salvezza dell’Ascoli. Sono un esterno offensivo che predilige il 4-3-3, gioco sia a destra che a sinistra, anche se preferisco quest’ultima posizione, e mi adatto anche a fare la seconda punta».

Parigini arriva dal Genoa, dove ha giocato con l’ex bianconero Scamacca: «Con Gianluca ho giocato al Genoa e ieri sera l’ho sentito. Ad Ascoli si è trovato molto bene, quindi ha speso bellissime parole per l’ambiente. Conosco anche un ascolano doc, Riccardo Orsolini, al quale ho rubato l’11 di maglia, al più presto lo chiamerò. Obiettivo salvezza?Senz’altro, sento di poter contribuire a questa salvezza, voglio dimostrare quello che posso dare e che valgo».

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