Dopo oltre 30 anni di servizio e sei sindaci più un commissario prefettizio ad alternarsi allo scranno del Municipio di Grottammare, l’ingegnere Marco Marcucci – dipendente comunale – va in pensione.
Il collaudo amministrativo della scuola Speranza è l’ultimo impegno della carriera di funzionario tecnico, iniziata il 1° ottobre del 1988 e terminata lo scorso 31 gennaio, come responsabile dell’area Assetto del Territorio e con la promessa di “restare a disposizione dei colleghi”.
«Ho iniziato nel 1988 come responsabile dell’ufficio tecnico – afferma il neo pensionato, ricordando il passato che gli ha dato più soddisfazioni – quando questo comprendeva i settori Manutenzioni, Urbanistica e Lavori pubblici. All’epoca era tutto più semplice.
Oggi l’attività amministrativa è più difficile, i procedimenti sono più complessi ma la pubblica Amministrazione è diventata più trasparente.
Sicuramente tra gli impegni più importanti ricordo il piano di recupero con cui è ripartito il nostro centro storico, gli accordi di programma che hanno consegnato alla città il teatro delle Energie e la piscina, oltre a interi quartieri come l’ex ferriera e ai tanti progetti di edilizia economica e popolare. Il mio ultimo lavoro è stato per la scuola Speranza e l’ho consegnato venerdì scorso».
«La crescita professionale dell’ingegnare Marcucci – sottolinea il sindaco Enrico Piergallini – coincide con gli anni del profondo cambiamento che ha investito la città di Grottammare. Un passaggio delicatissimo che ha visto la città aumentare in dimensioni, in infrastrutture e in complessità.
I successi ottenuti non sono solo da ascrivere alla direzione politica: si sono realizzati anche perché accanto alla visione degli amministratori c’è stato l’accompagnamento costante del professionista e della sua squadra. Lo ringrazio, a nome di tutta la città e anche delle amministrazioni precedenti, per il contributo fondamentale che ha dato alla maturazione di Grottammare. Sappiamo anche che tutto il patrimonio di conoscenze acquisito sarà trasmesso a coloro che nei prossimi anni dovranno proseguirne il cammino».
L’ingegner Marcucci lascia il testimone al collega Pierpaolo Petrone.
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