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Vaccini agli over 80, via il 20 febbraio
«Oltre 122.000 le persone interessate,
contiamo di terminare in 19 giorni»

PRESENTATO il piano in Regione: prenotazioni dal 12 febbraio. Per ogni provincia sono stati individuati 15 punti vaccini. Nel Piceno sono il Palazzetto dello sport di San Benedetto e la Casa della Gioventù di Ascoli. L’assessore Saltamartini: «Pensiamo che il 70% faccia domanda, sono previste 2.886 dosi al giorno fino al 5 marzo, quando termineremo l’attuale fornitura. Il nostro modello è studiato anche dalle altre regioni e questo ci rende orgogliosi. Resta da approfondire a livello scientifico se le varianti inglese o brasiliana possano rallentare. Col governo si valuta anche l’acquisto dei vaccini cinese e russo»
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Il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore Filippo Saltamartini alla presentazione della campagna vaccinale per gli over 80

di Giovanni De Franceschi

Sono oltre 122.000 gli over 80 marchigiani che dal 20 febbraio inizieranno la campagna di vaccinazione anti Covid. Quindici i punti vaccini in tutta la Regione, quattro nel Maceratese, e si conta di terminare in 19 giorni la somministrazione della doppia dose per tutti.

Al via dunque nella nostra regione l’ultimo step della prima fase della campagna vaccinale, dopo le vaccinazioni degli operatori sanitari e nelle residenze protette, che è stata presentata dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e dal governatore Francesco Acquaroli.

«Sono 133.000 le persone over 80 da vaccinare nelle Marche -spiega Saltamartini – di queste circa 9.000 dovrebbero essere già state vaccinate nelle Rsa, quindi ne restano 122.000 e noi stimiamo che almeno il 70% di queste farà domanda». La prenotazione potrà essere da venerdì 12 febbraio alle 14 sia attraverso le Poste con il sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it oppure chiamando il numero verde 800009966.

«All’atto della prenotazione – ha specificato l’assessore – si conoscerà il luogo dove presentarsi per la somministrazione». Per ogni provincia, infatti, sono state individuati 15 punti vaccini. Nel Piceno sono il Palazzetto dello sport di San Benedetto e la Casa della gioventù di Ascoli.

Gli altri: il seminario vescovile di Macerata, il centro civico di Civitanova, il distretto sanitario di Camerino e il distretto sanitario di San Severino, il Fermo Forum a Fermo, l’ex scuole elementare di Amandola, il PalaPrometeo di Ancona e i palazzetti dello sport di Senigalli, Fabriano e Jesi, il Vitifrigo Arena a Pesaro, il centro ortofrutticolo a Fano, il PalaCarneroli a Urbino.

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L’assessore Filippo Saltamartini

«Per chi non potrà spostarsi da casa – sottolinea Saltamartini – sarà allestita una specifica piattaforma dove prenotarsi, la vaccinazione sarà eseguita dai medici di famiglia e dalle strutture territoriali dell’Asur. Contiamo comunque che il grosso sia fatto nei punti vaccinali, così da velocizzare tutto l’iter. Anche perché l’accordo con i medici di base per la somministrazione ancora non è stato siglato. Quindi mi permetto di chiedere a figli e nipoti di accompagnare genitori, nonni e zii ai punti vaccinali».

Ogni giorno le operazioni di somministrazione si svolgeranno dalle 8 alle 20 e saranno somministrati sia vaccini Pfizer-Biontech, sia vaccini Moderna «Contiamo di terminare la doppia somministrazione a tutti in 19 giorni – ha aggiunto l’assessore alla Sanità – Il piano prevede infatti 2.886 vaccini al giorno fino al 5 marzo, quando termineremo l’attuale fornitura. Poi se dovessero arrivare le dosi per tutti gli altri contiamo di procedere velocemente Ad oggi le Marche sono in testa a livello nazionale, altre regioni hanno chiesto di verificare il modello marchigiano, che è stato reso possibile dall’operazione di screening di massa. Ne siamo orgogliosi».

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Vaccinazione in una Rsa

Sempre oggi sono arrivate le prime 6.300 dosi di vaccino AstraZeneca, che «saranno destinate – continua Saltamartini – al personale docente e amministrativo delle scuole e al personale dei servizi pubblici essenziali, come gli appartenenti alle forze dell’ordine».

Anche se proprio sul vaccino AstraZeneca è al centro di un dibattito della conferenza Stato-Regioni come ha spiegato Saltamartini, «perché il Sudafrica ne ha messo in discussione l’efficacia. Inoltre, sempre nelle conferenza, alcune Regioni hanno chiesto di valutare l’acquisto dei vaccini russo e cinese e su questo credo che si possa raggiungere già oggi un’intesa omogenea. Infine resta da chiarire a livello scientifico se le varianti inglese e brasiliane possano incidere sul piano vaccinale».

Conclude il governatore Acquaroli: «E’ una fase importante che stiamo seguendo con molta attenzione – ha detto – perché prioritaria per la messa in sicurezza della fasce più deboli della popolazione, essenziale per alleggerire il peso sugli  ospedali e cercare tornare alla normalità».

 

 


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