«La Regione deve attivare altri punti di vaccinazione, in particolare nelle aree interne e nelle vallate, per non penalizzare gli anziani». Lo dice Francesco Ameli, ascolano, responsabile enti locali del Pd Piceno.
«Bene ha fatto il nostro gruppo consiliare a presentare in Regione questa richiesta. Nel Piceno, in particolare, le aree interne e la vallata risultano sprovviste di luoghi dove far vaccinare i cittadini. Molti anziani, seppur in grado di deambulare, non hanno a disposizione mezzi sia pubblici, spesso assenti o deficitari, che privati per raggiungere luoghi non sempre serviti come quelli scelti dalla Regione per la nostra provincia. Risulterebbe inoltre incoerente che, mentre viene limitata la capienza sui mezzi pubblici proprio per eliminare i contagi, si spingano gli ultraottantenni a utilizzarli».
«Anche l’Unione montana dei Sibillini condivide le nostre preoccupazioni – aggiunge Ameli – e spero che da Ancona possa giungere accoglimento alle nostre esigenze. Da sempre parliamo di medicina territoriale e ribadiamo quanto sia importante tutelare e dare attenzione alle aree interne: dotarle di punti di vaccinazione sarebbe l’occasione per passare dalle parole ai fatti. È infatti proprio in queste zone che si concentra la percentuale più alta di over 80».
«Con queste scelte vengono penalizzati i nostri anziani dell’entroterra o delle colline che si troveranno costretti a percorrere decine di chilometri con il rischio che alla fine rinuncino. Durante l’operazione di screening ci sono state proteste per non far accorpare in un unico punto di test due Comuni. Paradossale che ora, durante la campagna di vaccinazione, si faccia l’esatto opposto».
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