di Andrea Ferretti
Trasportata e ricoverata all’ospedale “Mazzoni”, la prognosi emessa dai sanitari è di 30 giorni. Ha riportato numerose contusioni, soprattutto al bacino, ed ha anche battuto la testa contro la vecchia Fiat Panda condotta da un ascolano che viaggiava in direzione centro.
L’impatto è avvenuto mentre la donna attraversava la strada, dopo aver parcheggiato l’auto, per far rientro nella sua abitazione che si trova a pochi metri.
L’uomo, ascoltato dagli agenti della Polizia Municipale intervenuti sul posto per i rilievi del sinistro, ha detto di non essersi accorto di nulla. La 63enne può considerarsi davvero miracolata, visto che è stata sì centrata, ma il corpo ha impattato contro lo spigolo sinistro della piccola utilitaria scivolando e, comunque, cadendo pesantemente sull’asfalto.
Grande l’apprensione dei residenti e dei suoi stessi coinquilini che, allertati dal rumore dell’impatto, si sono precipitati in strada per soccorrerla. I sanitari del 118, giunti a bordo dell’ambulanza, le hanno prestato le prime cure. L’hanno stabilizzata sul posto e poi trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale dove è stata sottoposta a tutti gli accertamenti.
L’auto non viaggiava a velocità elevata, ma resta il fatto che in viale Treviri – una delle principali strade di accesso alla città – l’illuminazione non è proprio il top. Negli ultimi anni è stata sì “rafforzata”, ma evidentemente questo non è sufficiente. Basta solo transitare da quelle parti dopo il tramonto per rendersene conto.
La richiesta/speranza di residenti, e non, è che il Comune faccia finalmente qualcosa per porre rimedio a questo problema che ad Ascoli, non solo in viale Treviri, si trascina da anni. Ovvero tratti di strada quasi completamente al buio.
In centro, a pochi metri da Piazza del Popolo, è emblematico ciò che accade di sera nel tratto compreso tra il Tribunale (piazza Serafino Orlini) e Piazza Roma dove si transita (auto, scooter, bici) e si cammina (pedoni) quasi completamente al buio.
Un’altra richiesta avanzata- finora inutilmente – più volte dai residenti di viale Treviri è che vengano ripristinati i dossi dissuasori di velocità. Nella parallela via Oberdan, transitata perlopiù solo dai residenti – ce ne sono diversi e anche inutili. C’erano anche in viale Treviri, ma poi sono stati rimossi perchè non a norma.
Basti pensare a quando venivano attraversati da un’ambulanza che procedeva a forte velocità con una persona dentro che necessitava di raggiungere al più presto l’ospedale.
Qualcosa, insomma, va fatto per evitare il ripetersi di pericolosi incidenti. Basta poco in effetti.
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