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Attimi di terrore a Monte Piselli:
l’ascolano Vinicio Petrelli
salvato dai soccorsi immediati

ASCOLI - I primi ad intervenire Vincenzo Gagliardi del "Corpo nazionale pattugliatori sci" e un'infermiera del Pronto Soccorso/Murg dell'ospedale di San Benedetto che si trovava lì per caso. Sul posto anche "Icaro". Dopo quattro defibrillazioni, il 63enne è stato trasportato al "Mazzoni" dove è ricoverato in Emodinamica. La fortuna della coincidenza con la gara di sci
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di Andrea Ferretti

Si trova ricoverato in Emodinamica all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli l’ascolano Vinicio Petrelli, 63enne molto conosciuto in città, dipendente della Prefettura, sposato con una figlia, che oggi ha avuto un malore a Monte Piselli.

Un arresto cardiaco che poteva trasformarsi in una tragedia, ma la prontezza dei soccorsi è stata veramente determinante per salvargli la vita.

Intervento effettuato in particolare da due persone (un operatore del “Corpo nazionale pattugliatori sci” e un’infermiera della Medicina d’urgenza di San Benedetto) che si trovavano lì – il primo in servizio, la seconda per caso – ma anche alla buona sorte. Proprio oggi, infatti, su quelle piste si sono svolte gare di sci. Altrimenti tutto ciò non sarebbe stato possibile.

E la gara è stato il motivo della presenza di Vincenzo Gagliardi, ascolano e coetaneo di Petrelli, che da tanti anni lega il suo nome al Soccorso Alpino. Ma, nel caso odierno, al Corpo nazionale pattugliatori sci (Cnps), fondato nel lontano 1981 con sede proprio ad Ascoli, organizzazione alla quale nel tempo hanno aderito numerose stazioni sciistiche del centro Italia e non.

«Le grida di aiuto hanno richiamato la mia attenzione – racconta Vincenzo Gagliardi – ho preso allora subito il defibrillatore e la bombola di ossigeno che abbiamo in dotazione e mi sono precipitato. Non ho fatto nulla di speciale, non ho alcun merito particolare – dice – perchè ho semplicemente fatto quello che ci hanno insegnato durante i vari corsi di primo soccorso che abbiamo frequentato. Ho fatto cioè quello che avrebbe fatto chiunque si fosse trovato nelle mie stesse condizioni. Siamo anche stati fortunati, ed è stata importantissima anche la presenza di un’infermiera del Pronto Soccorso/Murg dell’ospedale di San Benedetto che i trovava lì con amici e familiari. Lo abbiamo defibrillato ben quattro volte».

Sul posto è poi giunta anche l‘ambulanza del 118 da Ascoli e l’eliambulanza di “Marche Soccorso” da Fabriano. Dopo un pò “Icaro” si è alzato di nuovo in volo per far ritorno alla base.

L’ambulanza ha invece raggiunto l’ospedale “Mazzoni” con a bordo Petrelli che è stato subito preso in cura dai sanitari che lo tengono sotto stretta osservazione in Emodinamica.

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