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Covid, le “mosse” di Area Vasta 5
per aumentare i posti letto

EMERGENZA CORONAVIRUS - La richiesta è arrivata dall'Asur per far fronte all'emergenza sanitaria. Viviani, direttore degli ospedali piceni: «Sposteremo temporaneamente personale infermieristico dalla Pediatria di Ascoli. Stop all'attività chirurgica, ad eccezione degli interventi urgenti e brevi»
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Nel riquadro, il dottor Giancarlo Viviani

 

 

di Maria Nerina Galiè

Nelle Marche, in piena emergenza sanitaria, servono più posti letto negli ospedali. Il Piceno – almeno per il momento e non lo diciamo troppo forte – è meno coinvolto dalla pressante richiesta di ospedalizzazione di pazienti Covid, anche per l’età della maggior parte dei nuovi positivi (leggi qui).

Ma in un’ottica di rete regionale, anche al Presidio Unico ospedaliero di Area Vasta 5, diretto dal facente funzione Giancarlo Viviani, è stato chiesto di potenziare la disponibilità di posti letto per Covid.

«Due le mosse che stiamo valutando proprio in queste ore», anticipa in dottor Viviani appena prima dell’incontro per definire la strategia con la direzione di Area Vasta 5 e, nel caso, metterla in atto nel giro di un paio di giorni.

La prima.

«La Covid 2 dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, ex Area Medica, dispone di 30 posti. Al momento ne sono stati attivati 20. Per arrivare a 30 serve reperire personale infermieristico. E l’unico modo è spostarlo da reparti “puliti” in cui adesso ci sono meno pazienti.

Il reparto individuato è la Pediatria di Ascoli. L’ipotesi, a cui già il dottor Ermanno Ruffini (primario del reparto, ndr) ha dato il suo parere favorevole, è togliere 4 o 5 posti letto da lì e destinare, in via temporanea, circa 6 infermieri alla Covid 2, in modo da coprire i turni per la piena capienza. I 30 posti letto appunto».

L’equipe del reparto di terapia intensiva del “Madonna del Soccorso” durante la prima ondata

La seconda.

«Sempre per avere più infermieri ed un ricambio per i medici anestesisti impegnati nei reparti intensivi per Covid, stiamo rimodulando l’attività chirurgica di entrambi gli ospedali. Continueremo a garantire ovviamente gli interventi urgenti e brevi, quelli cioè che devono essere effettuati entro 30 giorni».

Nessuna modifica invece per quanto riguarda l’attività ambulatoriale degli ospedali piceni.

«L’attività ambulatoriale continua come sempre, con visite e prestazioni urgenti, le brevi e le prese in carico come le differite e programmate. Sospenderle avrebbe creato un danno alla popolazione non giustificato da un concreto beneficio per quanto riguarda il recupero del personale».

Altra strada che si sta percorrendo, l’aumento dei posti letto nella Rianimazione di San Benedetto.

«Stiamo lavorando per portare da 12 a 14 i posti letto della terapia intensiva Covid.

Devo dare atto a tutto il personale dell’intero Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea, ndr), ed in particolare alla dottoressa Tiziana Principi che lo dirige, di aver tenuto botta per oltre un anno, difficilissimo e senza riposo».

 



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