di Federico Ameli
C’è spazio anche per il Piceno tra i nuovi 28 giovanissimi Alfieri della Repubblica nominati nella giornata di ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nell’elenco dei minorenni più virtuosi del Paese ha voluto inserire anche la 17enne Martina Di Vardo, studentessa del Liceo Scientifico “Orsini” di Ascoli e residente a Castel di Lama.
Nel corso dell’ultimo anno, Martina e i suoi colleghi si sono particolarmente distinti in vari ambiti della cultura, della scienza, dell’arte, dello sport e del volontariato, portando avanti con coraggio importanti progetti solidali. Come dichiarato dallo stesso Mattarella, «con la loro testimonianza, questi ragazzi rappresentano il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia».
In particolare, a convincere Mattarella a concedere il prestigioso attestato d’onore alla giovane lamense sono stati l’impegno, il senso di solidarietà e la grande sensibilità artistica espressa da Martina nelle sue poesie e negli spettacoli teatrali di cui è stata protagonista, non solo sul palco.
«Ho sempre cercato di aiutare i bambini più piccoli in difficoltà – spiega Martina – sia nella vita di tutti i giorni che nel periodo che ho trascorso in ospedale. Inoltre, nel corso degli anni ho preso parte ad alcuni progetti teatrali in compagnia di ragazzi con disabilità, a cui ho dato una mano anche dietro le quinte».
Una grande passione per il mondo dell’arte – inteso nella sua accezione più ampia e profonda – quella dell’Alfiere fresco di nomina, che oltre a partecipare agli spettacoli promossi dal laboratorio “Progetto teatro” del regista Tonino Simonetti, nei quali l’espressione artistica si abbina a una grande attenzione per il sociale, dall’età di cinque anni coltiva la passione per la danza e negli ultimi anni si è cimentata, con un certo successo, anche nella poesia.
«In seconda e terza media sono stata premiata per “Onde amiche e onde nemiche” e “Terra mia”, due componimenti dedicati al tema dell’immigrazione e del terremoto».
La passione e l’impegno sociale di Martina non devono certo essere passati inosservati, dato che un paio di giorni fa è arrivata l’inattesa chiamata della segreteria del presidente Mattarella. «Non me l’aspettavo davvero, è stata una gioia immensa» racconta Martina, ancora comprensibilmente emozionata per un traguardo che capita certo tutti i giorni di raggiungere.
In attesa di tempi migliori per poter ritirare il meritato premio, la brillante lamense pensa già a un futuro che, viste le premesse, si preannuncia piuttosto luminoso.
«Mi piacerebbe molto proseguire questo genere di percorso artistico, ma allo stesso tempo sono affascinata dalla medicina. In particolare, vista la passione per i bambini, sto prendendo in considerazione di approfondire gli aspetti legati alla pediatria».
Fortunatamente, di tempo per chiarirsi le idee ce n’è ancora abbastanza, così come per impegnarsi in nuovi progetti solidali, nella speranza di offrire un aiuto concreto ai ragazzi in difficoltà ed essere al tempo stesso fonte di ispirazione per gli Alfieri di domani.
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