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Anche il Piceno
come il resto delle Marche:
in zona rossa da lunedì
per due settimane

EMERGENZA CORONAVIRUS - Dopo l’annuncio del governatore Acquaroli, il Piceno si allinea alle altre quattro province che avevano già cambiato colore. «Stiamo attraversando la fase più difficile dall’inizio della pandemia». Sui vaccini: «Ad oggi, nella nostra regione, su 176.810 dosi ricevute ne sono state somministrate 163.581, il 92,5% del totale. E' salito intanto l'Rt nel Paese nella settimana 1-7 marzo. Crescono anche i ricoveri in terapia intensiva ed in area medica. «La situazione peggiora fanno sapere dell'Iss. Illustrati nel pomeriggio i dati della "cabina di regia"
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di Sandro Renzi

«Questa mattina il Ministro Speranza ci ha comunicato che la soglia dei 250 positivi a settimana su 100.000 abitanti su base regionale sarà il criterio adottato per valutare le regioni che entrano in zona rossa. A seguito di questa decisione, il Ministro Speranza mi ha confermato che le Marche automaticamente saranno portate in zona rossa per le prossime due settimane. L’ordinanza sarà emessa dallo stesso Ministro e andrà in vigore da lunedì».
E’ quanto annunciato dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli.
«Stiamo attraversando la fase più difficile dall’inizio della pandemia. Se l’anno scorso l’impatto è stato fortissimo, oggi si aggiungono stanchezza ed esasperazione, senza considerare gli effetti di natura economica sulle imprese e sulle famiglie. È stato un anno difficile ma – conclude Acquaroli – dobbiamo avere la consapevolezza che questa lunga traversata, con la somministrazione dei vaccini, ci sta facendo intravvedere una nuova fase. Ad oggi, nella nostra regione, su 176.810 dosi ricevute ne sono state somministrate 163.581, il 92,5% del totale».

Nel rapporto settimanale stilato dalla “cabina di regia” e riferiti dall’Istituto superiore di sanità emerge che l’Rt nel Paese sale a 1,16 nella settimana 1-7 marzo mentre i casi per 100 mila abitanti sono 225,64 contro i 194,87 del precedente periodo 22-28 febbraio. Questo può solo significare che la pandemia corre da nord a sud. E crescono i ricoveri.

Superata la soglia del 30% nelle terapie intensive, anche se di un solo punto percentuale. Tradotto in numeri si è passati da 2327 ricoveri a 2756 in una settimana. Conseguentemente stanno andando sotto pressione le strutture sanitarie.

La mortalità rilevata dall’Iss è ugualmente cresciuta. Dieci Regioni sono a rischio alto e finiranno o continueranno a restare in zona rossa. Tra queste anche le Marche dove l’Rt è a 1,08 e l’incidenza a 310,71.

“Il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 19.570 a 22.393. Si osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 50.256 contro 41.833 la settimana precedente” affermano i tecnici dell’Iss. Per la sesta settimana consecutiva c’è un peggioramento, ed è probabile che ci sarà anche nei prossimi giorni. E’ importante intervenire in maniere decisa per contrastare la circolazione del virus e questo è ancora più importante per la presenza delle varianti”. Quella inglese è ormai infatti prevalente



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