di Luca Capponi
L’emozione delle comparse, la concitazione dei tecnici, una Fiat Balilla d’epoca davanti al Caffè Meletti, il tempo che torna magicamente indietro, siamo nella Ascoli del 1938, il ciak pronto a battere la partenza di un’altra scena.
La zona rossa non ferma la magia del cinema.
Una realtà parallela, che solitamente non si è abituati a percepire né ad immaginare, ma che spalanca le porte a un evento nell’evento, la lavorazione di un film nella sua parte “pratica”.
A tirare le fila, colui che dalle cento torri è partito alla volta di Roma, per inseguire il sogno di diventare regista. E che a trentaquattro anni dall’esordio de “Il grande Blek” è tornato a girare nella sua città: le riprese del nuovo film di Giuseppe Piccioni, “L’ombra del giorno”, sono partite in un fresco ma assolato lunedì mattina di marzo, in Piazza del Popolo.
L’atmosfera già surreale che circonda un set, stavolta, è resa ancora più particolare dalla situazione sanitaria, che proprio da oggi lunedì 15 marzo ha condotto anche la provincia picena in zona rossa. Dunque, massima sicurezza e controlli continui su cast, tecnici e comparse. Il cinema, tra mille difficoltà, torna a fare il suo mestiere, quello di produrre sogni.
Dopo la sessione odierna, tutta nel salotto buono, le riprese continueranno a coinvolgere soprattutto il centro storico del capoluogo ma anche la riserva naturale Sentina di San Benedetto.
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