di Salvatore Mastropietro
L’Ascoli torna al successo e lo fa al cardiopalma in una delle partite più importanti dell’intero campionato. Nella sentitissima trasferta sul campo del Pescara i bianconeri si sono imposti per 2-3 al termine di una gara a dir poco pazza. L’espulsione di Scognamiglio al minuto 36 ed il vantaggio siglato da Bidaoui pochi minuti dopo sembrava aver messo in discesa definitamente il match, ma ci ha pensato Dessena con due gol a cavallo dei due tempi a ribaltare il risultato. Ci hanno pensato poi i due bomber bianconeri, Dionisi e Bajic, a mettere a segno le due reti decisive. Quella del bomber bosniaco, arrivata al minuto 92, ha in particolare permesso di far festa all’intero gruppo in campo, ai dirigenti in tribuna e a tutti i tifosi bianconeri, che di questo folle derby sono stati i più grandi assenti.
Nel post partita la soddisfazione per Andrea Sottil, più indemoniato che mai a bordocampo, è sicuramente tanta: «Era la finale delle finali, anche se ce ne saranno altre nove, era un derby e uno scontro diretto: per tutti questi motivi la vittoria è stata importantissima, vanno fatto i complimenti ai ragazzi per come hanno giocato dal 1’ al 100’, hanno strameritato la vittoria. Anche in parità numerica abbiamo mostrato un ottimo calcio, questa è la mia squadra, ma dobbiamo essere arrabbiati perché, pur dimostrando che possiamo giocarcela con tutti, stavamo per compromettere una partita giocata a senso unico. Quello di stasera è un grande risultato, una vittoria fondamentale per la classifica. Bajic è un titolare, glielo dico tutti i giorni, ha la mia totale fiducia, è un ragazzo serissimo, questi gol li ha nel suo bagaglio. Poi è chiaro che il sottoscritto debba fare le scelte in base al tipo di partita, ma Riad è un titolare. Bidaoui ha realizzato un gol fantastico, Dionisi è leader assoluto, stasera ha trovato gol e assist. Si gioca ogni due o tre giorni e a rotazione scendono in campo tutti, oggi è stata la volta di Corbo, Cangiano, Avlonitis, Caligara».
In chiusura il tecnico bianconero ci ha tenuto a dedicare la vittoria alla madre Olga, scomparsa lo scorso 21 febbraio a causa di un male incurabile: «Vorrei dedicare la vittoria alla mia mamma, volevo farlo da un po’, ma i tre punti non arrivavano. So che sarebbe stata molto contenta, è sempre stata una guerriera, mi ha sempre sostenuto, ha sempre creduto in me e nel mio lavoro di allenatore».
Tutt’altro lo stato d’animo di Gianluca Grassadonia, intervenuto nel post partita ai microfoni di Rete 8: «Non abbiamo fatto un buon primo tempo per merito dei nostri avversari. Nel secondo tempo abbiamo fatto quello che dovevamo. Abbiamo cercato di vincerla ma quel gol nel finale ci ha fatto molto male. Abbiamo sbagliato il lavoro con le due catene e l’Ascoli ci veniva a prendere facilmente. Siamo tutti sulla stessa barca, ognuno di noi si prende le sue responsabilità e abbiamo il dovere di guardare avanti iniziando da sabato a Vicenza. Dispiace averla persa per il nostro secondo tempo. Che errore sul secondo gol. La salvezza? Ci crediamo».
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