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Gestione della pandemia,
l’accusa di “Dipende da noi”:
«Giunta Acquaroli inadeguata»

CORONAVIRUS - Il movimento attacca durante la Regione: «Un fallimento totale insomma, vanamente mascherato da proclami spesso imbarazzanti». L'invito alla manifestazione per la liberalizzazione dei vaccini di sabato 27 marzo ad Ancona
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«È ormai evidente come la giunta Acquaroli continui a mostrare una profonda inadeguatezza: le Marche sono da settimane ai primi posti tra le regioni con maggior numero di contagi. Le rianimazioni sono al collasso, nei pronto soccorso saturi i pazienti attendono giorni interi prima di essere ricoverati in reparti che sono costantemente in carenza di posti letto».

Il presidenete della Regine Acquaroli

Parte così l’attacco di “Dipende da Noi” verso la Regione, rea secondo il movimento, già candidato alle ultime elezioni regionali, di una gestione approssimativa dell’emergenza Covid.

«Tutta la regione soffre della terza ondata pandemica che era non solo prevedibile ma prevista, esacerbata da un timido, caotico e parcellare piano di chiusura -continuano da “Dipende da Noi”-. Un fallimento totale insomma, vanamente mascherato da proclami spesso imbarazzanti (“entro maggio l’immunità di gregge”, “produrremo i vaccini nelle Marche”, “tratteremo il Covid con l’ozono”, “saremo un modello per le altre regioni”) altre volte costosi ed inutili come il fasullo “screening di massa” di cui oggi possiamo constatare la totale inefficacia».

«In ambito nazionale e globale, questa pandemia può e deve essere l’occasione per una riflessione radicale su un modello sociale, economico e politico, in crisi già ben prima del virus. Una prima grande azione che la politica deve avere il coraggio di compiere e i cittadini di pretendere, è la liberalizzazione della proprietà dei brevetti sui vaccini. Sembra incredibile e surreale che di fronte a questa emergenza sanitaria mondiale i governi e l’Unione Europea rimangano volontariamente sotto lo scacco di multinazionali farmaceutiche, che hanno già enormemente fatto il loro profitto, pur di non violare due principi “sacri” al neoliberismo: il contratto e la proprietà».

«Per questo -è la prosecuzione- abbiamo da mesi aderito alla raccolta firme indetta da un gruppo di personalità europee, ricercatori e attivisti, lanciata il 30 novembre col fine di raggiungere 1 milione di firme nei 27 Stati membri, entro 1 anno di tempo, così che la Commissione Europea sia obbligata a prendere un’iniziativa in materia per una modifica legislativa. Tra i promotori italiani Vittorio Agnoletto, Gino Strada e Don Luigi Ciotti».

«Invitiamo dunque i cittadini, le associazioni, le organizzazioni politiche e sindacali alla mobilitazione a sostegno della liberalizzazione dei brevetti sui vaccini -conclude “Dipende da Noi”- a cominciare dalla manifestazione di sabato 27 marzo ad Ancona, piazza Roma, indetta dai centri sociali per pretendere che venga garantito un diritto fondamentale della nostra Costituzione: il diritto alla salute».


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