di Benedetto Marinangeli
Un bel ritorno di immagine per San Benedetto. Le riprese della Rai hanno reso merito alla città che è stata mostrata in tutte le sue sfaccettature. Se l’obiettivo era quello di promuoverla, la tappa finale della 53esima edizione della Tirreno-Adriatico ha raggiunto il suo scopo. Numerosi gli appassionati di ciclismo giunti in Riviera dalle Regioni limitrofe che hanno gremito la zona dell’ arrivo, mentre sul circuito che si sondava sullo splendido lungomare, non si è registrata una così grande presenza di pubblico. Tutto si è svolto regolarmente senza intoppi di alcun genere. In mattinata il sindaco Piunti insieme al dirigente del settore lavori pubblici Davarpanah si è recato nella zona dei lavori per controllare che tutto fosse in ordine.
Nel corso della prova a cronometro è circolata anche la voce che questo potesse essere l’ultimo arrivo a San Benedetto della Tirreno-Adriatico. La Rcs, organizzatrice dell’ evento, infatti, avrebbe sparato grosso (sembra 80mila euro) per riportare la carovana dei ciclisti in Riviera.
«I bilanci comunali –analizza il sindaco Pasqualino Piunti- sono noti e quindi tutti debbono fare uno sforzo. Noi continueremo a farlo ma è necessario anche che intervenga la Regione che ha la delega allo sport e deve rappresentare tutto il territorio. Intanto ci godiamo il successo di questa giornata e ringrazio tutte le persone che si sono adoperate per questo risultato. San Benedetto anche oggi ha dato il meglio di sé».
«Già lo scorso anno –aggiunge l’assessore allo sport Pierluigi Tassotti- la Rcs ci aveva chiesto un cospicuo aumento. Siamo riusciti a strappare lo stesso prezzo, 45mila euro più iva con l’accordo di potere pagare questa cifra in tempi più brevi rispetto alla passata edizione. Non possiamo promettere il mondo e già 55mila euro per il nostro comune è un grande investimento. Contiamo di mantenere la tappa finale».
Sull’argomento interviene anche Ivano Pennesi, ex direttore dell’ Azienda Autnoma Soggiorno e Turismo uno dei primi a credere nella tirreno-Adriatico come veicolo promozionale per San Benedetto del Tronto. «Sarebbe un grande errore perderla –dice- perché non c’è un altro evento di così rilevanza che possa fungere da traino per la stagione turistica per la nostra città. Anche se la richiesta della Rcs è fuori mercato. Però ci sono città che potrebbero accettarla».
La tappa finale è stata aperta dalla parata, sul circuito della cronometro dei giovani ciclisti delle formazioni del Pedale Rossoblù, della Perla dell’ Adriatico di Grottammare e del Ciclyng Team San Benedetto. «Un’ iniziativa forte –commenta Stefano Allocchio, uno dei direttori di corsa della Tirreno-Adriatico- che fa parte di un percorso di avvicinamento ad uno sport che fa bene alla salute. I ragazzi hanno potuto pedalare in un percorso assolutamente sicuro e chiuso al traffico. Il problema della sicurezza è fondamentale per chi va in bici».
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