di Andrea Ferretti
L’Ascoli va in vantaggio, poi si fa riprendere prima dell’intervallo e nella ripresa subisce il gol che lo condanna all’ennesima sconfitta e che trasforma la gara di lunedì al “Del Duca” con il Vicenza nella partita della disperazione. Anzi, qualcosa di più.
Nella gara più importante del campionato, al “San Vito-Marulla” di Cosenza Sottil schiera il miglior Ascoli che può, fatta eccezione per lo squalificato Dionisi. In campo il solito 4-3-1-2 con Sabiri alle spalle di Bajic e Bidaoui.
Nelle file dei calabresi gli ex rispondono tutti presente, e sono ben cinque: Ingrosso, Legittimo, Gerbo, Petrucci e Trotta. Che dopo un quarto d’ora diventano quattro per l’infortunio di Gerbo. E dopo un altro quarto d’ora tre perchè anche Petrucci accusa un guaio muscolare. La maledizione si abbatte sugli ex…
Dopo 4 minuti la prima conclusione di Sabiri fa capire le intenzioni del Picchio che non vuole e non può tornare a mani vuote. Il Cosenza non è però solo uno sparring partner, e infatti dopo trenta secondi Trotta arriva in ritardo su un traversone e poi al 10′ serve di tacco Tremolada che chiama Leali al primo intervento.
La partita la fa essenzialmente la squadra di Occhiuzzi. L’Ascoli si difende e non riesce a ripartire. Ma quando lo fa arriva un calcio di punizione causato da Bidaoui. Siamo al 21′ e il potente tiro-cross di Sabiri viene sfruttato al massimo da Quaranta che devia alle spalle di Falcone a due metri dalla linea di porta. Per il difensore non è solo il primo gol con l’Ascoli e in Serie B, ma anche in carriera.
Intanto gli ex bianconeri quasi si dimezzano. Gerbo e Petrucci, infortunati, vanno anzitempo sotto la doccia – uno prima e uno dopo lo 0-1 – complicando la questione cambi ai padroni di casa.
Poi, al primo dei tre minuti di recupero che precedono l’intervallo, per Valeri è fallo quello commesso in area da Brosco su Gliozzi. L’arbitro internazionale indica il dischetto e Tremolada spiazza Leali: 1-1 e tutti negli spogliatoi a cambiarsi le maglie bagnate dal sudore per la temperatura estiva.
Nella ripresa dopo 5 minuti Cosenza vicino al raddoppio con Ingrosso che spedisce la palla a mezzo metro dal palo con un colpo di testa su azione d’angolo.
Brutta avvisaglia, perchè all’8′ c’è il primo gol in B per Kone che prende palla pochi metri fuori area, supera con un pò di fortuna Eramo e Brosco non ce la fa a chiuderlo. Il sinistro è potente e soprattutto millimetrico e si infila a fil di palo alla sinistra di Leali. Il portiere si distende tutto ma non ci arriva: 2-1.
Sottil corre ai ripari, o almeno ci prova. Richiama Kragl (al suo posto D’Orazio) che non ha mai superato la metà campo e sbilancia la squadra con Parigini per Buchel. A questo punto non si può fare altro.
Il terzo cambio bianconero, al 17′, è forzato: in campo Caligara per Eramo che esce malconcio dopo un contatto con Ingrosso (ammonito). Poi l’ultimo slot con forze fresche in attacco, e dove sennò: Cangiano e Simeri per Sabiri e Bajic.
Mistero a sei minuti dal 90°, quando Bidaoui centra dal fondo per la deviazione del 2-2 di D’Orazio. L’arbitro annulla perchè secondo lui, ma soprattutto secondo il suo assistente – lontano una cinquantina di metri e, stando in linea, coperto anche dai due pali della porta – la palla è uscita tutta.
L’Ascoli va in forcing e al secondo dei cinque minuti di extratime, Legittimo ci mette una super pezza sulla conclusione di Parigini. Questo Ascoli non riesce a fare di più.
Salvezza diretta addio? Probabilmente sì. Meglio concentrarsi su come evitare la retrocessione diretta.
COSENZA (3-4-1-2): Falcone; Ingrosso, Idda, Legittimo; Gerbo (17’pt Corsi), Petrucci (32’pt Kone), Sciaudone, Crecco; Tremolada (35’st Bahlouli); Trotta, Gliozzi. A disposizione: Saracco, Antzoulas, Tiritiello, Schiavi, Bouah, Vera, Sacko, Carretta, Sueva. Allenatore: Occhiuzzi.
ASCOLI (4-3-2-1): Leali; Pucino, Brosco, Quaranta, Kragl (11’st D’Orazio); Saric, Buchel (11’st Parigini), Eramo (17’st Caligara); Sabiri (30’st Cangiano), Bidaoui; Bajic (30’st Simeri). A disposizione: Sarr, Cacciatore, Corbo, Pinna, Avlonitis, Danzi, Mosti. Allenatore: Sottil.
Arbitro: Valeri di Roma (assistenti Lombardi di Brescia e Lombardo di Cinisello Balsamo, quarto ufficiale Marchetti di Ostia Lido).
Reti: 21’pt Quaranta (A), 46’pt Tremolada su rigore (C), 8’st Kone (C).
Note: ammoniti Kragl (A), Brosco (A), Ingrosso (A), Saric (A) per gioco falloso. Angoli 3-2 per l’Ascoli. Recupero 3’+5′.
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