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Coni, ad Armando De Vincentis
succede Cristina Celani

ASCOLI - E' stata nominata delegato provinciale dal presidente regionale Fabio Luna per il quadriennio olimpico appena iniziato. Prende il posto di una icona dello sport e l'attende un compito difficile, reso ancor più complicato dal difficile momento che stiamo vivendo
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Cristina Celani

di Andrea Ferretti

Con il rinnovo delle cariche del Coni – avviene ad ogni scadenza di quadriennio olimpico, sia a livello nazionale che regionale e quindi provinciale – aria nuova anche nella provincia di Ascoli dove, per la prima volta, c’è una donna a capo dello sport.

Si tratta di Cristina Celani, 36 anni, conosciuta nell’ambiente del tennis (maestra federale e, come atleta, al 477° posto della classifica WTA), che assume l’incarico affidatole dal presidente regionale, l’osimano Luca Luna, recentemente riconfermato per il secondo mandato.

Luna avrà sicuramente avuto l’ok anche dagli altri componenti del comitato regionale del Coni, visto che il delegato provinciale rappresenta tutto il comitato regionale, di cui fanno parte anche dirigenti provenienti dal Piceno. Sono i presidenti delle Federazioni canottaggio (Riccardo De Falco), calcio (Ivo Panichi), pattinaggio (Rodolfo Girardi), tiro con l’arco (Raimondo Cipollini), triathlon (Raffaele Avigliano) e dello Centro Sportivo Educativo Nazionale-Csen (Ugo Spicocchi).

Ad Armando De Vincentis, che aveva riproposto la sua candidatura e che aveva tutte le carte in regola per restare al suo posto, succede Cristina Celani, poco conosciuta da chi pratica altre discipline sportive, ma sicuramente in possesso di “competenze e titoli” previsti dalla delibera del 15 dicembre 2020, quando la giunta nazionale del Coni mise nero su bianco sul “profilo delegati provinciali e procedure di nomina”.

Armando De Vincentis – maestro dello sport, due olimpiadi, una miriade di titoli e riconoscimenti ottenuti in Italia e all’estero, ancora sulle breccia come tecnico e talent scout, ex assessore comunale allo sport di Ascoli nonchè dipendente del Coni di Ascoli per decenni – era a capo del Coni dal 2013.

Lo aveva preceduto Aldo Sabatucci, altra mitica figura dello sport piceno, che aveva guidato il Coni dal 1978 al 2013 stabilendo un record nazionale di longevità difficilmente eguagliabile oltre che meritato.

Una sola conferma nelle altre quattro province marchigiane: Enrico Picchio ad Ancona. Volti nuovi, oltre che nel Piceno, anche a Fermo con Cristina Marinelli, a Pesaro Urbino con Ludovica Fontana e a Macerata con Fabio Romagnoli, recentemente battuto nella corsa alla presidenza regionale della Fidal (atletica leggera).

Il presidente Luna ringrazia i delegati uscenti «per il lavoro svolto e l’impegno dedicato al loro ruolo, sicuro che continueranno a dare il loro contributo al movimento sportivo» e, rivolgendosi ai nuovi, dice: «Il mio grazie per aver accettato la nomina e il mio augurio di buon lavoro».

Lavoro e auguri. Il primo non manca di certo, soprattutto in un momento così complicato. Dei secondi ce n’è veramente bisogno.


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