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Doppio lutto per il mondo della cultura

ASCOLI - Scomparsi a pochi giorni di distanza Dante Fazzini e Adele Cappelli. Vertenza Saba: il commercialista Carlo Cantalamessa incaricato dalla giunta comunale di "fare le pulci" alla convenzione sui parcheggi del 2002. Ferrovia dei Due Mari: il sindaco Fioravanti accelera sul progetto di fattibilità
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di Franco De Marco

Ferrovia dei due Mari: avanti tutta, ma senza pensare all’alta velocità

Adesso, finalmente, dopo ben 280 anni, si farà il progetto di fattibilità per la tanto evocata ma mai concretizzata Ferrovia dei due Mari San Benedetto-Ascoli-Roma. Il sindaco Marco Fioravanti l’altro giorno è tornato da Roma con l’assicurazione che la struttura tecnica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti concorda sull’opportunità di dar corso al progetto di fattibilità. Prima di cantar vittoria attendiamo però il nero su bianco non dimenticando che il primo documento tecnico in materia risale al 1841 e che nel 1903 ci fu addirittura un comizio per festeggiare l’imminente inizio dei lavori poi invece insabbiatisi. Comunque, al contrario del passato, oggi tutti invocano questo collegamento per la rinascita delle aree interne dell’Appennino e la pressione da parte di istituzioni e cittadini conta.

Il sindaco Fioravanti (al centro) durante l’incontro con il collega di Rieti per la Ferrovia dei Due Mari

La domanda che sorge però è: che tipo di progetto di fattibilità sarà?  In particolare nel campo degli ambientalisti c’è infatti una forte e ben comprensibile preoccupazione:  si può fare un progetto mirato all’alta velocità oppure un progetto mirato ad una velocità ordinaria o addirittura turistica. La differenza sta che nel primo caso – e ci sarebbero delle pressioni da parte di chi pensa soprattutto alla destinazione finale Roma – i costi, a seguito della necessità di più gallerie e più grandi, avrebbero un ammontare almeno dieci volte superiore e quindi, realisticamente, non compatibili. Col rischio di accantonare di nuovo l’opera per altri 280 anni. Invece la ferrovia più credibile e necessaria è quella a servizio in primo luogo delle aree interne, quindi  a velocità ordinaria se non proprio turistica. Dice giustamente il sindaco Marco Fioravanti: «Il progetto di fattibilità darà varie opzioni e si valuterà». Dita incrociate.

Parcheggi della Saba: per trovare la “cura”, la Politica si affida a Carlo Cantalamessa

La Politica ascolana, trattandosi di una materia tanto difficile da masticare ai “normali”, e visti anche gli scarsi risultati raggiunti sino ad oggi, si affida ad un tecnico di valore come il commercialista Carlo Cantalamessa, tra l’altro presidente dell’Ordine dei commercialisti di Ascoli, per mettere sotto la lente d’ingrandimento la convenzione (capestro, che continua a condizionare lo sviluppo della città) per la gestione dei parcheggi a pagamento. Parcheggi che costituiscono una vera dannazione per l’accessibilità al centro storico.

Carlo Cantalamessa

La giunta comunale ha affidato a Carlo Cantalamessa il compito di fare le pulci, entro sei mesi, alla famosa convenzione del 2002 tra Comune di Ascoli e Saba Italia Spa. Ci sono le condizioni per una rimodulazione generale a vantaggio della città? O addirittura si può pensare ad una disdetta? O che altro? Sulla base del parere del commercialista poi l’Arengo potrà intervenire con maggiore cognizione di causa. Anche perché la trattativa avviata da più di un anno con la Saba fino ad oggi non ha portato a nulla. In riferimento a questo incarico professionale c’è anche da sottolineare che il presidente dell’Ordine dei commercialisti ha stabilito che devolverà il previsto compenso (5.700 euro tutto compreso) ad opere di solidarietà sociale. Un gesto che fa onore a Carlo Cantalamessa che ha voluto mettere a disposizione la sua professionalità per il bene comune. Uno spirito di servizio che oggi è merce rarissima. Plauso. Auguriamoci però che il lavoro di Carlo Cantalamessa non faccia la fine di quello di Carlo Cottarelli quando fu incaricato dal Governo per la spending review.

Dante Fazzini e Adele Cappelli

Addio a Dante Fazzini e Adele Cappelli: la cultura ascolana perde due pilastri

Nel giro di pochi giorni Ascoli ha perso due personaggi molto importanti del suo tessuto culturale. Prima il pittore e docente Dante Fazzini, poi la docente e storica dell’arte Adele Cappelli. Persone non solo particolarmente preparate nei loro rispettivi campi professionali ma anche dotate di quel senso di comunità e di partecipazione alla vita sociale che è molto difficile riscontrare. Dispiace profondamente per queste due perdite, provocate da malattie che non danno scampo (il Covid in questi casi non c’entra), a livello umano e collettivo. Avrebbero saputo dare sicuramente un significativo contributo anche alla costruzione del dossier “Ascoli capitale della cultura 2024” che sta andando avanti con incontri con associazioni e altri soggetti. Bisognerebbe trovare la maniera per non perdere la memoria, gli insegnamenti e lo spirito costruttivo di queste due forti personalità.

 


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