di Renato Pierantozzi
«Vado via con la consapevolezza che c’è un’emergenza Centro Italia che rischia di scivolare tra spopolamento e perdita di Pil». Sono state queste le parole del Ministro degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini dopo aver ascoltato gli interventi dei “maggiorenti” del Piceno riuniti alla sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli nell’evento organizzato dal gruppo consiliare di Forza Italia guidato da Alessio Pagliacci.
All’appello davanti al Ministro non è voluto mancare nessuno: dal sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti a quello di Palmiano, Giuseppe Amici (in qualità di presidente dell’Unione Montana dei Sibillini) per proseguire poi con Antonio Cicchetti (sindaco di Rieti), Gino Sabatini (Camera di Commercio delle Marche), Leo Crocetti (Collegio dei Geometri), Jessica Marcozzi (capogruppo regionale di Forza Italia), Luigi Contisciani (Bim Tronto), Guido Castelli (assessore regionale), Gian Luca Gregori (Rettore dell’ Università Politecnica delle Marche), Piero Celani (già sindaco e consigliere regionale), Donatella Ferretti (assessore alla cultura) e Graziano Leoni (pro rettore Unicam).
Dai big dell’imprenditoria locale sono arrivati gli appelli più stringenti.
«Gli imprenditori di fuori che vogliono investire stanno scegliendo l’Abruzzo -ha detto Battista Faraotti, numero uno di Fainplast- a causa della decontribuzione. C’era un imprenditore interessato ad uno spazio di 15-20.000 metri quadrati con 100-120 posti di lavoro da creare, ma alla fine ha scelto l’Abruzzo. E’ possibile che un territorio martoriato come il nostro non sia riuscito a rientrare in questa opportunità?».
Anche Franco Gaspari, costruttore e presidente di Restart, ha posto sul tavolo il progetto di riconversione dell’ex Carbon: «E’ un progetto per cui domani possiamo aprire il cantiere per la decontaminazione -ha detto- se c’è la volontà di tutti. Il privato ce l’ha».
Anche Gino Sabatini ha rivolto un appello accorato: «La fine della moratoria sui prestiti legata al covid -ha detto- rischia di mandare in difficoltà tantissime imprese».
Il sindaco Marco Fioravanti ha ricordato le priorità e le sfide che l’Amministrazione sta portando avanti insieme a tutto il territorio. «La crisi è iniziata con quella finanziaria del 2008 e si è poi aggiunta a quella del sisma del 2016 e della pandemia -ha detto- Sarebbe anche inutile ricostruire senza pensare alla sviluppo. Per questo insieme alle Università stiamo progettando una visione di Ascoli da qui a vent’anni pensando al globale, alla città metromontana e aprendo i nostri confini».
«La ricostruzione post sisma -ha aggiunto Piero Celani– deve essere rivista completamente con procedure vicine ai territori. Il Piceno rischia di rimanere schiacciato tra il Sud che ha gli sgravi e la crisi del Nord».
Dal Ministro Gelmini sono arrivati segnali di apertura alle proposte del territorio. «Il problema infrastrutturale c’è e me ne rendo conto per il tempo che ci vuole per venire qui -ha detto- ne parlerò con il ministro Giovannini per le opere come la terza corsia e la ferrovia dei due mari che non sono da Recovery Plan. Mi fa piacere questa coesione a livello territoriale e chiedo a tutti di concentrare gli sforzi su 3 priorità. Con i fondi in arrivo dall’Europa non ci sarà più l’alibi della mancanza di risorse. Ho scelto di venire io qui i per evitare i viaggi a Roma nei ministeri dove non ci si rende conto delle necessità locali».
Infine il capitolo delle riaperture. «Dobbiamo riaprire in sicurezza con i vaccini -ha concluso il Ministro- Non serve l’assistenzialismo. Abbiamo lo spirit0 e la voglia di farcela».
LA GELMINI A SAN BENEDETTO
Nel suo “tour” marchigiano, il ministro Gelmini è stata anche a San Benedetto, ricevuta in Municipio dal sindaco Pasqualino Piunti e da alcuni esponenti della giunta e del Consiglio comunale.
LA GELMINI AD ANCONA E CIVITANOVA
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