di Luca Patrassi e Laura Boccanera
(foto Giusy Marinelli e Federico De Marco)
Definire le prossime mosse destinate al rilancio delle Marche. Questo il senso della visita di oggi del ministro Maria Stella Gelmini a Palazzo Raffaello ad Ancona.
Con lei, il commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ed ovviamente il governatore della Regione Francesco Acquaroli e l’assessore regionale al bilancio Guido Castelli. Presentazione firmata dal governatore Acquaroli che ha sottolineato le esigenze di rilancio del territorio regionale partendo dalle infrastrutture, Pedemontana compresa, fino al rilancio delle attività economiche passando per l’istituzione di una Zes, zona ad economia speciale, nelle aree terremotate. Il commissario Legnini, cui è andato anche il plauso del ministro Gelmini per il lavoro finora svolto, ha sottolineato come «la ricostruzione nel Centro Italia, e nelle Marche, sia transitata in una fase matura con tanti cantieri aperti. Bisogna superare il dualismo ricostruzione e sviluppo che devono invece camminare insieme fin da subito con delle proposte ben precise».
Il ministro Gelmini è partita dall’ondata pandemica ricordando come «le Marche abbiano pagato un prezzo altissimo al Covid con 2.800 vittime in un anno drammatico, la fine dell’incubo è però a portata di mano anche per il grande lavoro che la Regione, come sottolineato anche dal generale Figliuolo, sta facendo in materia di piano vaccinale: il 76% degli over 80 ha già avuto una dose, la metà entrambe le dosi. Il tema delle riaperture andrà di pari passo con i contagi – ha sottolineato – dunque sarà decisiva per la riapertura la quantità di fragili e over 80 vaccinati. C’è una emergenza sociale ed economica, c’è un confronto aperto con il Governo nell’apposita Conferenza Stato- Regioni che è uno snodo centrale: devo dare atto, non solo al governatore Acquaroli ma a tutti i governatori, che ci si sta muovendo con grande senso di responsabilità. Ora bisogna dare un’accelerazione al piano vaccini, peraltro questa è una settimana importante per il Governo visto che è prossima la seduta del Consiglio dei ministri che adotterà una decisione importante deliberando uno scostamento poderoso di bilancio per dare supporto all’economia, non vogliamo fare assistenzialismo ma indirizzando l’operazione a quelle realtà imprenditoriali che si possono rialzare dalla crisi».
«Il nostro compito – ha aggiunto il ministro – è quello di collaborare con le Regioni ed i territori di Area vasta, colmare il divario tra nord e sud ma senza dimenticare il Centro Italia, nel caso delle Marche c’è stata anche l’emergenza terremoto. Occorrono misure di rilancio per interrompere il processo di desertificazione e spopolamento in atto, per fare questo ci vogliono soluzioni comuni, trovo sostenibile la proposta di una Zes, zona ad economia speciale, per evitare il rischio che questo territorio finisca con il Mezzogiorno. Trovo straordinario – ha sottolineato il ministro Gelmini – il lavoro fatto dal commissario Legnini. Peraltro le Marche hanno finora espresso un tessuto industriale manifatturiero di primordine, occorre tornare a produrre in questo territorio, anche con una riduzione del costo del lavoro e mettere le basi per una ricrescita nel medio periodo, per un rinascimento economico». Infine una battuta sulle ipotesi di vaccinazioni in autonomia avanzate dal governatore della Campania De Luca: «Le priorità date del Governo devono essere rigorosamente rispettate, il modo migliore per dare sostegno all’0economia è quello di dare ordine all’agire di tutte le Regioni».
Dopo Ancona, il ministro Gelmini è arrivata a Civitanova dove è stata accolta dal sindaco Fabrizio Ciarapica e da numerosi esponenti di Forza Italia tra cui i consiglieri regionali Jessica Marcozzi e Gianluca Pasqui e il coordinatore provinciale Riccardo Sacchi, ha visitato il centro vaccinale di Civitanova. Una visita lampo di qualche minuto con un tour all’interno della struttura per confermare la bontà della scelta degli hub vaccinali dislocati sul territorio e la collaborazione con i comuni. In merito ai rapporti fra Stato centrale e regioni per le materie che competono la sanità Maria Stella Gelmini ha sottolineato come il recovery fund rappresenti l’opportunità per potenziare i servizi sanitari apportando maggiori risorse su telemedicina e medicina del territorio, prevenzione e poi spingere sulla campagna vaccinale. Sulle Marche e su Civitanova ha aggiunto: «Le Regioni stanno avendo un’ottima collaborazione con il generale Francesco Paolo Figliuolo e con la Protezione civile. All’inizio ci sono state difficoltà ma l’importante è proseguire con la copertura vaccinale. Sono a Civitanova per dare atto alla Regione dello sforzo fatto. Ho detto anche ad Acquaroli che avere il 76% di over 80 già vaccinati con la prima dose e il 50% dei vaccinati completi è un fatto significativo. Crediamo negli hub vaccinali e Civitanova è un buon esempio».
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