di Andrea Ferretti
Ascoli a Reggio con tre novità rispetto al successo sull’Empoli. Due scontate (Quaranta per Brosco e Danzi per Buchel) e una quasi (D’Orazio per Kragl). Modulo confermato, ma anche questo è ormai scontato.
Non passa nemmeno un minuto, e il baby Dalle Mura si ritrova sul sinistro una buona palla, ma è in posizione molto defilata e l’Ascoli tira un sospiro di sollievo.
Al 5′ i brividi si pareggiano. Il traversone da calcio piazzato è di Sabiri, la deviazione di Saric. Ma è tutto fermo per fuorigioco dell’ex Carpi che, comunque, non centra la porta da posizione favorevole.
Reggina avanti al 18′ con un colpo di testa di Cionek su cross di Di Chiara. Nell’area bianconera nessuno marca il difensore che colpisce indisturbato: palo e gol.
La rabbia dell’Ascoli dopo meno di due minuti nel sinistro di Bajic da 25 metri: conclusione centrale, respinge Nicolas.
Al 22′ l’arbitro non vede un fallo a centrocampo, Sottil protesta, la signorina Marotta da Sapri, quarto ufficiale, richiama Abisso e l’arbitro mostra il rosso al tecnico dell’Ascoli che si trasferisce sui gradoni dietro le panchine.
Al 27′ Dionisi si procura un rigore costringendo al fallo di mano Cionek. L’arbitro è lì e indica il dischetto. Ma Sabiri spreca l’1-1 calciando un rigore rasoterra, potente ma non angolato: Nicolas devia, nulla di fatto.
Sabiri si riscatta al 41′ quando vince un contrasto a centrocampo dopo la sponda di Dionisi, si invola verso l’area avversaria e poi serve cecchino Bajic sulla sinistra. Il diagonale del bosniaco è chirurgico e anche letale per Nicolas che può solo guardare la palla che si infila in rete.
Ad inizio ripresa, dopo 4 minuti, una cosa che fa bene al calcio a prescindere da passioni e colori. Sabiri, amante dei tunnel, ne fa uno che lascia sul posto Crisetig e da una ventina di metri spara un destro di proporzioni mostruose che si infila all’incrocio. Un gol di quelli da far venire giù uno stadio.
Al 12′ il Picchio rischia di rimanere in dieci, quando Bajic cerca di farsi giustizia da solo su Crisetig, scottato dal precedente tunnel di Sabiri, per una scorrettezza appena subìta. Bravo Caligara a frenare l’ira dell’attaccante che se la cava con un giallo.
Baroni passa ai rimedi e rinforza l’attacco con l’ex Napoli e Atalanta Denis e con Bellomo che ha giocato pure col Picchio. A lasciargli il posto sono Liotti e Bianchi.
Al 18′ il pareggio di Montalto, di testa, su centro di Rivas. I bianconeri non sono schierati proprio da manuale (vedi Caligara), chi sbaglia paga e… palla al centro: 2-2.
Sabiri e Dionisi giocano a livelli altissimi, il belga-marocchino è quasi imprendibile. E al 24′ Nicolas ci eve mettere il guantone per dire di no al sinistro piazzato di Saric.
Al 32′ Nicolas deve tuffarsi per negare il gol a Bidaoui e al 40′ si salva coi pugni sul solito Sabiri che ci prova di sinistro. Da posizione impossibile: vista la giornata, non si sa mai.
Finisce con l’Ascoli in attacco: lo specchio della partita.
REGGINA (4-2-3-1): Nicolas; Lakicevic, Cionek, Dalle Mura (36’st Stavropoulos), Di Chiara; Bianchi (12’st Bellomo), Crisetig (36’st Crimi); Rivas, Folorunsho, Liotti (12’st Denis); Montalto (25’st Edera). A disposizione: Plizzari, Delprato, Loiacono, Chierico, Ménez, Okwonkwo, Petrelli. Allenatore: Baroni.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Pucino, Avlonitis, Quaranta, D’Orazio; Saric, Danzi (1’st Eramo), Caligara (37’st Mosti); Sabiri; Bajic (26’st Biadaoui), Dionisi. A disposizione: Sarr, Venditti, Cacciatore, Corbo, Kragl, Parigini, Cangiano, Simeri, Charpentier. Allenatore: Sottil.
Arbitro: Abisso di Palermo (assistenti Pagnotta di Nocera Inferiore e Macaddino di Pesaro, quarto ufficiale Maria Marotta di Sapri).
Reti: 18’pt Cionek (R), 41’pt Bajic (A), 4’st Sabiri (A), 18’st Montalto (R).
Note: espulso 22’pt l’allenatore Sottil (A). Ammoniti: Di Chiara (R), Bianchi (R), Dionisi (A), Caligara (A), Folorunsho (R) per gioco falloso, Bajic (A) per proteste. Angoli 6-6. Recupero 1’+3′.
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