di Salvatore Mastropietro
A salvezza raggiunta in casa Ascoli si interrompe anche il rito scaramantico del silenzio stampa pregara. Alla vigilia degli ultimi novanta minuti di campionato, che vedranno il Picchio impegnato contro il Chievo dell’ex Aglietti, il tecnico bianconero Andrea Sottil è tornato a parlare tramite i microfoni della società dopo la rifinitura mattutina.
Nella mente resta inevitabilmente la gioia della salvezza conquistata matematicamente con la vittoria per 2-0 sul Cittadella: «Abbiamo fatto qualcosa di straordinario raggiungendo l’obiettivo con una giornata di anticipo e addirittura salvandoci direttamente. L’intervista pregara non la facevo per mantenere alta la concentrazione ed evitare di fornire indicazioni, poi è subentrata la scaramanzia. Ora che siamo un po’ più sereni torniamo a farla».
Sulla trasferta di domani sul campo del Chievo: «L’abbiamo preparata come sempre. C’è un clima sereno e di gioia dopo aver festeggiato, nonostante questo momento in cui siamo chiamati a rispettare le regole. Andiamo a Verona per chiudere in bellezza perché è giusto così. Dopo tutto quello che abbiamo fatto ora l’obiettivo è chiudere a 47 punti e onorare il più possibile la nostra professionalità».
Chievo che, a differenza dell’Ascoli, ha bisogno assoluto dei tre punti per raggiungere il traguardo playoff: «C’è da aspettarsi una partita vera. Loro vogliono consolidare il loro obiettivo, ma noi giocheremo la nostra partita. Saranno 100 minuti giocati dal primo fino all’ultimo, poi il campo darà il suo verdetto. Sarebbe bello chiudere con la sesta vittoria dell’ultimo periodo».
Sulla possibilità di vedere in campo chi ha giocato meno: «L’ultimo periodo è stato molto logorante a livello fisico e mentale. Qualche giocatore è arrivato al limite e sicuramente farò qualche rotazione. Qualche ragazzo che ha giocato meno avrà giustamente la possibilità di giocare e dimostrare il proprio valore».
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