di Luca Patrassi
La giunta regionale guidata dal governatore Francesco Acquaroli ha deliberato la seconda proroga degli incarichi dei dirigenti regionali, in attesa che trovi definizione il nuovo assetto amministrativo dell’Ente presentato nelle scorse settimane.
Una prima proroga degli incarichi, per quattro mesi, c’era stata all’indomani dell’insediamento della giunta ed ora è arrivata la seconda che porterà i funzionari a chiudere l’anno.
Deluse le aspettative di chi si attendeva una rivoluzione degli incarichi apicali prima dell’estate, confermate le impressioni maturate in questo ultimo periodo e legate appunto alla volontà di non modificare un assetto per poi rimetterci mano, una volta approvato il piano di riassetto.
La decisione è stata motivata sotto diversi profili dalla giunta Acquaroli. La prima riflessione è legata all’emergenza pandemica in corso, la seconda alla riforma dell’apparato burocratico.
«Con l’insediamento della nuova Giunta è emersa – è scritto nella motivazione della delibera di proroga degli incarichi – l’esigenza di procedere ad una revisione organizzativa della struttura burocratica dell’ente così da garantire il necessario supporto agli indirizzi programmatici che verranno sviluppati nel corso del mandato. Gli effetti di una crisi sanitaria, che si sono aggiunti agli esiti della preesistente recessione socio-economica, impongono al Governo regionale una sempre maggiore qualificazione organizzativa delle risorse umane. La riorganizzazione dell’Ente dovrà individuare gli assetti organizzativi ritenuti più idonei per la gestione delle attività deputate alle competenze della Regione, così da favorire le migliori performance gestionali e allo stesso tempo creare le condizioni per l’utilizzo più efficace delle risorse finanziarie disponibili, con particolare riferimento a quelle derivanti dalla nuova programmazione comunitaria 2021/2027».
«La nuova struttura organizzativa della Giunta regionale -si legge ancora- dovrà anche garantire una semplificazione e una maggiore efficienza nei processi amministrativi, nonché il conseguente miglioramento dell’efficacia dell’azione regionale, in particolare sotto il profilo della capacità di spesa, per garantire risposte, certe e rapide, alle famiglie, ai cittadini e alle imprese. Infine, si dovrà anche tenere conto delle deleghe assessorili conferite dal presidente della Giunta cercando di assicurare, per quanto possibile, coordinamento ed omogeneità tra le deleghe e le competenze assegnate alle strutture dirigenziali».
Nel gennaio scorso, la giunta ha dato mandato al segretario generale e al dirigente del Servizio risorse umane, di predisporre le proposte degli atti normativi e amministrativi utili alla definizione del nuovo assetto organizzativo. Ai primi di maggio la giunta ha approvato la proposta di legge avente ad oggetto “Disposizioni di organizzazione e di ordinamento del personale della Giunta regionale” ed in attesa della piena attuazione della nuova disposizione normativa, si è fatto ricorso alla «proroga di tutti gli incarichi dirigenziali, fino alla nomina dei nuovi dirigenti, e, comunque, non oltre il 31/12/2021».
Diverse le delibere di proroga, una per la dirigente dell’Ars, agenzia regionale per la sanità, una per l’Assam ed una terza per la giunta regionale. Non c’è traccia dell’Asur, evidentemente quei contratti non erano in scadenza.
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