di Andrea Ferretti
Recupero e riscoperta di beni architettonici in sinergia. Risultato: 15 siti aperti al pubblico nella due giorni (sabato 24 e domenica 25 marzo) che per Ascoli rappresentano l’edizione 2018 di “Giornate Fai di primavera”. Il tutto ottenuto grazie alla collaborazione di Prefettura, Comune, Diocesi e, naturalmente Sovrintendenza regionale ai beni culturali.
La conferma che lavorare insieme produce risultati arriva dalla conferenza congiunta Prefettura-Fai alla quale sono intervenuti tutti gli attori delle “Giornate Fai di primavera”. Dal prefetto Rita Stentella, alla sua vicaria Anna Gargiulo, a Stefano Papetti direttore dei musei civici, al vice sindaco Donatella Ferretti, alla presidente della Fai Marche (nonchè capo della Delegazione Fai di Ascoli) Alessandra Stipa, a Ludovico Romagni docente dell’Unicam, don Lino Arcangeli che della Diocesi è il cancelliere. L’auspicio è eguagliare, e magari anche migliorare, i numeri del 2017 quando in Italia furono 800.000 i visitatori nei siti selezionati dal Fai, di cui 50.000 nelle sole Marche e ben 12.000 ad Ascoli. Quest’anno le “aperture eccezionali” avverranno in 1.000 luoghi su tutto il territorio nazionale e 15 sono quelli made in Ascoli.
Su tutti la chiesa dell’Annunziata e l’Eremo di San Marco, ma nella lista ci sono anche la Biblioteca comunale “Gabrielli” (annessa al polo culturale di Sant’Agostino) dove convergeranno anche gli “aiuti” di privati come Gianni Brandozzi e Seghetti, poi ancora il parco della Rimembranza, il complesso di Sant’Angelo Magno, la scuola di Architettura e Design dell’Unicam, le chiese di Sant’Agostino, Sant’Ilario, Sant’Emidio alle Grotte, senza tralasciare la Galleria d’arte contemporanea “Licini” sempre al polo Sant’Agostino. Il focus è concentrato sulla chiesa dell’Annunziata. Amministrata dalla Prefettura, è lì che sono state spese le energie maggiori. E’ lì che verranno finalmente e definitivamente riaperte le porte dopo che la struttura è stata messa in sicurezza (dopo le ferite del terremoto) e dotata di un nuovo impianto di illuminazione. Verranno riposizionate tre opere (due in occasione del prossimo week end, la terza a luglio), pale dell’altare barocco che vennero rimosse nel 1985, poi restaurate dalla Regione e quindi tornate a casa nel deposito della Pinacoteca civica e ora nella sede naturale grazie all’opera di alcuni giovani restauratori. Questi ultimi l’avrebbero fatto in maniera del tutto volontaristica, ma il direttivo del Fai ascolano (presente al gran completo) ha deciso di girare loro i 1.000 euro che sono stati donati al Fai di Ascoli da una professoressa di Milano nel ricordo di Giovanna Angelini, l’ex preside tragicamente scomparsa alcuni mesi fa in un incidente stradale. Per questo motivo, nell’occasione, verrà posizionata una piccola targa alla sua memoria.
La chiesa dell’Annunziata è già riaperta da tre anni grazie al protocollo Fai-Diocesi che nel 2015 la inserì nei circuiti del Fai: ma solo la domenica. Da sabato non sarà più così. Per quanto riguarda l’Eremo di San Marco, dopo il restauro a quattro mani Comune-Sovrintendenza, la collaborazione dell’Amministrazione comunale si materializzerà stavolta con bus-navetta che saranno messi a disposizione dei cittadini per raggiungere uno dei monumenti simbolo della città, con partenze da viale De Gasperi (Jolly) alle ore 9, 10, 11, 14 e 15.
«Queste giornate sono giornate di unione per i cittadini e di identità, nel senso che la gente aspetta questo momento e si riconosce nei beni visitati. Per noi del Fai questi sono i principi basilari che ci danno la forza di andare avanti» la sintesi di Alessandra Stipa che porta l’esempio di un privato che a Ripatransone ha invitato il Fai alla riscoperta di un’antica farmacia nel tempo diventata di sua proprietà. Cioè uno dei tanti piccoli grandi tesori nascosti che tornano alla luce grazie al lavoro e alla passione dei volontari del Fai (veterani e gruppo giovani). L’appello finale del Fai è sulla raccolta fondi “Insieme cambiamo l’Italia”. Che non è uno slogan elettorale ma molto più semplicemente un invito a lasciare un contributo (facoltativo) nel luogo o nei luoghi che deciderà di visitare. In occasione della due giorni Fai, tornano infine protagonisti gli “apprendisti ciceroni” che si avvicendano ogni anno grazie alla collaborazione tra Fai e scuole del territorio. Significative le parole del prefetto Stentella che ha sottolineato come occasioni, tipo questa delle Giornate Fai, siano il segno tangibile di «una ripresa verso la normalità dopo il terremoto».
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