di Maria Nerina Galiè
(foto di Stefano Capponi)
L’emozione era palpabile e la mascherina non nascondeva la luce negli occhi dei protagonisti, nella sala De Carolis della Prefettura di Ascoli, della cerimonia di consegna delle onorificenze ai nuovi Cavalieri dell’Ordine al Merito. Erano 6, oggi 4 giugno, gli insigniti in questa prima tornata. Il presidente Mattarella ne ha nominati altri nel Piceno, ma la pandemia da Coronavirus ha imposto eventi separati, con i Cavalieri 2021 divisi in piccoli gruppi.
«Seguiranno altre cerimonie – ha detto il prefetto di Ascoli, Carlo De Rogatis – e certo non è questo il modo tradizionale di onorare i premiati. Ma nulla di tutto questo sminuisce l’importanza del riconoscimento».
E in diversi, tra gli insigniti, sono stati artefici della lotta alla pandemia, continuando nel loro lavoro di sempre e distinguendosi per professionalità e umanità.
Ma non solo emergenza sanitaria. Ciascuno dei nuovi Cavalieri ha meritato il titolo per diversi motivi, non meno importanti.
«Queste persone, che hanno svolto con passione, entusiasmo e competenza ruoli difficili, sono un vanto per la città. Un’eccellenza di cui andare fieri», sono state le parole di Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli, che ha affiancato nel conferimento dei preziosi diplomi il prefetto e le autorità, in rappresentanza, di volta in volta, degli ambiti in cui i Cavalieri si sono distinti.
Tutti i premiati hanno voluto accanto anche i familiari, presenti alla cerimonia.
Anna Alfonsi, è stata direttore e coordinatore speciale logistico gestionale del Comando dei Vigili del fuoco di Ascoli, dove è stata anche responsabile dell’ufficio personale e delle risorse finanziarie. Quest’ultimo ruolo è quello che la vede impegnata dal 2019 nel nuovo Comando di Fermo. A consegnarle il riconoscimento, anche il comandante dei Vigili del fuoco di Ascoli, Luca Verna.
Pietro Angelini, prima Carabiniere poi vincitore di concorso per segretario giudiziario, al Ministero di Grazia e Giustizia, è stato in forza al Tribunale di Ascoli fino alla pensione nel 2013. Da allora ha continuato a supportare come volontario, e senza scopi di lucro, la Cancelleria del Tribunale, dove è considerato “persona capace e affidabile”. Come Carabiniere in congedo, partecipa a numerose attività di carattere sociale e filantropico.
Fabrizio Antonucci, dirige da facente funzione la Digos della Questura di Ascoli, dove ha ricoperto incarichi di rilievo, ricevendo numerosi encomi. “Altruismo e generosità” le doti che lo contraddistinguono, come ha dimostrato nel 2018, salvando una persona che rischiava di annegare in mare. Gesto per cui è in corso l’iter per il riconoscimento di una benemerenza al Merito e Valor civile. La consegna dell’attestato di oggi è stata accompagnata dal vice questore di Ascoli Guido Riconi.
Cristiano Barboni, tenente dei Carabinieri e comandante del Nucleo operativo radiomobile della Compagna di Ascoli. Nel corso della sua carriera è stato anche analista di laboratorio al Ris di Parma e Roma e comandante del Nucleo reperti del Ris di Roma. La situazione emergenziale che ha colpito il Piceno, a seguito del terremoto del 2016 e le nevicate del 2017, ha visto il tenente Barboni particolarmente attivo nel soccorso alla popolazione. Il comandante provinciale dei Carabinieri di Ascoli, colonnello Giorgio Tommaseo, ha voluto affiancare sindaco e prefetto nella consegna del diploma a Cristiano Barboni.
Franca Maroni, professoressa di lettere in pensione e giornalista pubblicista, ha fatto della letteratura e della poesia uno stile di vita. Ha pubblicato 7 libri e diversi testi in prosa e poesia, di cui dal 1992 ha creato e presiede il centro, fondando il premio nazionale “Franco Matacotta”. La professoressa Maroni è anche impegnata nel sociale. Dal 2010 è responsabile dell’Area Counseling nel centro antiviolenza della provincia di Ascoli e fa parte della commissione pari opportunità della Regione Marche, dal 2015. Nel 1991 ha fondato la Fidapa. Ha anche contribuito a realizzare la locale sezione di Amensty Internazional.
Diana Sansoni, ex dirigente del presidio unico ospedaliero dell’Area Vasta 5, dove ha lavorato dal 1998 fino al 31 ottobre 2020. Docente universitario, è stata autrice o coautrice di numerose pubblicazioni scientifiche. Durante l’emergenza sanitaria ha organizzato il sistema di sicurezza dei percorsi e della attività ospedaliere. Ha diretto la trasformazione del “Madonna del Soccorso” di San Benedetto a ospedale Covid, definendo nello stesso tempo le procedure di accoglienza del “Mazzoni” di Ascoli. Attualmente è direttore sanitario della clinica “Villa San Marco” e curatore per la Croce Verde del progetto di volontariato per le attività di vaccinazione ad Ascoli e San Benedetto. Al suo fianco, mentre riceveva il premio Cesare Milani, direttore generale dell’Area Vasta 5.
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