Non ce l’ha fatta Ortenzio Bruni, l’operaio di 59 anni che lo scorso 31 maggio, era lunedì, è precipitato da un’impalcatura mentre era al lavoro, nello stabilimento “Scandolara” di Ascoli.
I soccorsi erano stati immediati e, insieme con l’ambulanza inviata dal 118, era stata anche chiamata l’eliambulanza che ha condotto d’urgenza l’uomo al “Torrette” di Ancona.
Purtroppo però, dopo 5 giorni di lotta, Bruni ha dovuto arrendersi. Troppo gravi le lesioni riportate, tra cui un grave trauma cranico.
Ortenzio Bruni era molto conosciuto ad Ascoli, viveva a Mozzano e la moglie gestiva il Bar Diana, a Porta Maggiore.
Sconvolti i colleghi di lavoro. Lunedì prossimo lo stabilimento resterà chiuso per lutto.
E, proprio per questo, è stato posticipato di 24 ore, da lunedì a martedì, lo sciopero indetto dalle segreterie provinciali dei sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Usb privato. In occasione dell’astensione dal lavoro, i sindacati hanno organizzato una conferenza stampa davanti ai cancelli della “Scandolara”.
Si dovranno ora capire i motivi che hanno portato al tragico incidente. Se ne occuperà la Procura di Ascoli, sulla base delle indagini coordinate dallo Spsal (servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro) dell’Area Vasta 5.
Cade dall’impalcatura alla “Scandolara”, gravissimo un operaio di 59 anni
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