Giornata intensa oggi, 5 giugno, ultimo giorno di scuola, per gli alunni della scuola media “Giuseppe Ghezzi” di Comunanza. Intensa e formativa, che li ha visti protagonisti di due eventi. L’insediamento del Consiglio comunale dei ragazzi (leggi qui) e la cerimonia per il completamento del “Giardino dei Giusti”, realizzato 2 anni fa dalla classe terza allora uscente ed ora arricchito con targhe ed un gazebo, frutto del secondo posto al concorso Il concorso “Idea Mia … Valore per Tutti”.
Per valorizzare il momento, è scesa in campo l’Amministrazione comunale, con il sindaco Alvaro Cesaroni, l’assessore all’Istruzione Francesca Perugini ed il consigliere Luca Laurenzi. Ma c’erano anche gli insegnanti, tra cui la professoressa Maria Laura Giannini, che ha seguito il progetto del “Giardino dei Giusti” fin dalle fasi iniziali, e la vice preside Anna Rita Silenzi.
Poi il presidente dell’Avis di Amandola, Franco Rossi con il vice Domenico Annibali. Perché nella stessa mattina è stata posta nel giardino l’aiuola dell’Avis, progettata dai ragazzi stessi – l’occasione doveva essere il 70esimo anniversario del gruppo di volontari dei Sibillini, ma il Covid ha impedito la festa – e costruita da Luciano Tanucci, titolare dell’omonima officina specializzata nella lavorazione del rame a Comunanza. Un dono che Tanucci, papà di uno degli alunni, ha voluto fare alla comunità insieme con le targhe che saranno affisse sulle pietre d’inciampo del giardino, con i nomi dei “Giusti” scelti dai ragazzi.
Lo spirito di aggregazione, ma anche l’aver voluto ribadire valori immutati nel tempo, emersi nell’elaborazione dell’idea dei ragazzi della 3° A, sono stati dunque apprezzati al concorso nazionale, coordinato dalla cooperativa “Ama Aquilone”, finanziato dall’impresa sociale “Con i Bambini” per il progetto “Mia” (Memoria, Identità, Ambiente) che vede in prima linea la Bottega del Terzo Settore di Ascoli, rappresentata all’inaugurazione di oggi da Ivano Corradetti.
Tra le 4 classi premiate nello stesso concorso, anche la 3° B, che ha “conquistato” per la scuola materiale didattico e strumenti musicali per aver primeggiato con “Do-Re-Musica”. (Leggi qui la conclusione del progetto che ha coinvolto 700 alunni delle scuole picene).
«I ragazzi di queste classi terze lasciano una grande eredità ai loro compagni che rimangono a scuola ed a quelli che verranno in seguito – sono state le parole dell’assessore Francesca Perugini – La mattinata di oggi è stata un esempio di cosa avviene quando ognuno di noi mette il proprio contributo e si raccolgono le idee che arrivano da più punti di vista.
E’ un’esperienza emozionante e gratificante, la dimostrazione che i ragazzi e la scuola, affiancati da insegnanti e dalla preside, ma anche dalle istituzioni, riescono ad integrarsi con il territorio e sentirsi partecipi della sua crescita».
«Il “Giardino dei Giusti” davanti alla scuola media ha un significato particolare – ha detto il sindaco Alvaro Cesaroni, nel ricordare la cerimonia inaugurale del 2019 (leggi qui) – Sono persone che hanno avuto un riconoscimento universale per l’opera da loro portata avanti a favore dei poveri, degli sfruttati e degli oppressi.
Questo luogo però lo vorremmo vivo e dove voi ragazzi possiate portare avanti un discorso storico che deve essere sempre presente.
Come vi avranno spesso ricordato i vostri insegnanti, senza le radici qualsia pianta cade alla prima tempesta. Voi siete le piante che dovranno reggere il nostro futuro, dovete pertanto rafforzare le radici nel ricordo di questi grandi personaggi».
L’intero progetto è spiegato nel cartello che introduce al giardino, antistante la scuola, donato dal Lions club dei Sibillini (alla cerimonia di oggi c’erano la presidente Simona Ambrosi e il vice Sergio Remoli).
Ed ancor meglio lo hanno spiegato i ragazzi stessi, in un sunto della loro relazione che racchiude lo spirito che li ha animati: «Uno sguardo altrove, uno sguardo che sa includere, luogo di relazioni e incontri, profondo e intenso come quello dei giusti che abbiamo scelto, che hanno saputo guardare oltre.
Questo è quello che volevamo realizzare con la nostra idea, che si pone come obiettivo principale, diffondere i preziosi messaggi di cui sono portatori questi uomini e donne, insieme a quello di soddisfare uno dei bisogni primari dell’uomo: la socializzazione all’aria aperta.
Il fine si è trasformato anche nel tentativo di sanare ciò che si è inevitabilmente generato con il Covid: solitudine, distanziamento sociale. Quindi vogliamo un giardino per pensare, meditare, incontrare, socializzare, coltivare
amicizie e interagire con le persone che ci circondano.
All’ interno del cortile è stata posizionata una struttura in legno con le panchine. Tutto il cortile è realizzato nell’ottica dell’inclusività mediante delle targhe in braille con Codice QR. Intorno alla struttura in legno ci sono grandi alberi di pino, ogni albero avrà il nome di un personaggio che abbiamo studiato in classe e dopo aver conosciuto la sua storia, lo abbiamo definito “Giusto”. Ogni albero avrà un valore simbolico e costituirà per sempre una memoria del passato. Ci saranno le “targhe d’inciampo, saranno ricoperte da un materiale lucente».
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