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Aida Xhaxho: c’è un po’ di Ascoli nel tricolore del futsal rosa

SPORT - L'azzurra della Nazionale, 28 anni, è cresciuta ad Ascoli dove arrivò bambina, con la famiglia, dall'Albania. Ha appena conquistato lo scudetto con il Montesilvano, dopo aver girato l'Italia dietro al pallone. L'esperienza nella Gemina di Ascoli e nel Portos di San Benedetto. Il calcio nel sangue
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Aida Xhaxho

 

di Andrea Ferretti

 

Un po’ di Ascoli nello scudetto del calcio a 5 femminile conquistato dal Montesilvano (Pescara) che ha avuto la meglio su Falconara (Ancona) al termine di gara-3 conclusasi con la vittoria per 3-2 della formazione abruzzese.

Quello spicchio di Ascoli è rappresentato da Aida Xhaxho, campionessa di calcio a 5, una delle migliori giocatrici in circolazione, azzurra della Nazionale. Che in questo match-scudetto ha anche segnato un gol molto importante, quello che ha segnato la rimonta del Montesilvano che al termine del primo tempo perdeva 2-0. E’ stata la rete del pareggio, poi è arrivato il gol del definitivo 3-2.

Aida, 28 anni compiuti un mese fa, è nata a Tirana ma è cresciuta e vissuta per tanti anni ad Ascoli. Nel capoluogo piceno ha cominciato a tirare i primi veri calci alla palla. Dalla strada ai campi sportivi il passo è stato breve ed ha giocato a calcio a 11 per diversi anni. Aida all’ombra delle Cento Torri è andata a scuola (frequentava l’Istituto Umberto I) e in città ha ancora tanti amici e amiche, nonostante da anni giri l’Italia come una trottola, senza fermarsi mai.

«Veniva ad allenarsi spesso con noi – racconta Tiziano Virgulti che a quel tempo era l’allenatore della Gemina, squadra di calcio a 5 femminile che era presieduta da Ercole Velenosi – e alla fine l’abbiamo convinta a giocare con la nostra squadra. Era davvero brava e quello che ha fatto negli anni seguenti ne è la dimostrazione. Siamo tutti felici Aida, le facciamo tutti i complimenti e un grosso in bocca al lupo».

Aida Xhaxho, nome di verdiana memoria e cognome da formula matematica, di strada ne ha fatta. Davvero tanta. Dopo anni di calcio a 11 (anche un’esperienza in Emila Romagna con l’Imolese) dalla Gemina passò al Portos di San Benedetto, quindi l’AZ Gold Women di Chieti che fu campione d’Italia nel 2013, l’Isolotto di Firenze, Falconara (in occasione di quest’ultima finale scudetto era la grande ex), la Lazio Calcio a 5 (24 gol in due stagioni tra il 2017 e il 2019) dove gli venne affidata anche la formazione biancoceleste dei Giovanissimi Provinciali, insieme all’altra campionessa del futsal rosa, la spagnola Ana Soldevilla Delgado.


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