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La A14 finisce in parlamento
Il ministro Giovannini:
«Studiamo un’alternativa alla terza corsia»

L'INTERROGAZIONE delle parlamentari Silvestri e Albano (FdI) sul caos nel tratto piceno dell'autostrada e la risposta del rappresentante dei Trasporti: «Sono in corso iniziative volte alla riduzione del pedaggio in caso di disagi ascrivibili alla presenza di cantieri»
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Caos A14, il ministro dei trasporti Enrico Giovannini risponde all’interrogazione presentata dai parlamentari Rachele Silvestri e Lucia Albano (Fratelli d’Italia).

Una scena che si ripete: code sulla A14

Questo uno dei passaggi nodali, che riguarda la possibile realizzazione della terza corsia nella parte picena del tracciato: «Quanto all’ampliamento alla terza corsia della tratta Pedaso-San Benedetto del (24 chilometri), segnalo che attualmente l’intervento non rientra tra gli obblighi convenzionali della società concessionaria e non vi è un progetto disponibile. Tale tratto autostradale peraltro si innesta in un contesto orografico più complesso ed articolato rispetto a quello immediatamente a nord, comprendendo 20 viadotti e 8 gallerie. Tuttavia, anche considerate le diverse istanze per il potenziamento della tratta, si prevede di sviluppare un progetto di fattibilità tecnico economica che individui eventuali alternative compatibili con le vigenti normative. Da ultimo segnalo che sono in corso iniziative volte alla riduzione del pedaggio in caso di disagi ascrivibili alla presenza di cantieri autostradali».

La parlamentare Rachele Silvestri

Silvestri e Albano hanno interrogato Giovannini per conoscere quali iniziative intenda prendere lo Stato per risolvere un problema annoso, peggiorato a dismisura col passare del tempo, e che rende il tratto piceno dell’autostrada A14 uno dei più pericolosi e temuti dagli automobilisti, teatro infinito di cantieri, sequestri, slalom, disagi, code e, soprattutto, incidenti a volte anche mortali.

«In via generale ricordo che gli interventi assentiti in concessione ad Autostrade per l’Italia riguardano, prevalentemente, le manutenzioni straordinarie e la riqualificazione delle opere d’arte che si rendono necessarie in relazione alla nuova normativa tecnica e sono oggetto di monitoraggio da parte delle competenti strutture del Ministero -aggiunge Giovannini-. Per quanto riguarda l’ampliamento fino a Pedaso, ad oggi si sta sviluppando un progetto di fattibilità tecnico economica che, partendo dal progetto del 2005 e adeguato alla vigente normativa tecnica, possa individuare le migliori soluzioni per ottimizzarne il tracciato».


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