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Una notte da incubo:
teppismo mascherato da festa,
indagini in corso
per risalire ai responsabili

ASCOLI - Gli episodi di domenica notte hanno lasciato il segno ad Ascoli e, soprattutto, a San Benedetto. Dopo gli scontati interventi di prefetto e questore, la Polizia sta visionando i video che impazzano sul web. Le testimonianze dell'uomo di Villa Pigna e delle due sorelle di Roma che si sono trovati nel caos di via Ugo Bassi. Nel capoluogo danneggiata l'auto del consigliere regionale Andrea Antonini. Tutti i protocolli anti covid sono andati a farsi friggere. Occorre un deciso giro di vite
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di Andrea Ferretti

 

Sulla rete impazzano i video. Gli stessi che stanno vedendo e rivedendo le Forze dell’ordine, in particolare la Polizia, attraverso il proprio Commissariato di San Benedetto e la Questura di Ascoli.

La “follia sportiva” come l’abbiamo ribattezzata per non usare termini più pesanti, ma forse decisamente più appropriati, non può passare inosservata.

Il parabrezza dell’auto di Antonini sfondato da un petardo

Alle Forze di Polizia non è affatto escluso che ieri mattina, lunedì 12 luglio, cioè il giorno dopo la vittoria dell’Italia e di tutto quello che ne è conseguito, siano giunte telefonate da parte del questore e soprattutto del prefetto. Ovvero le massime autorità in provincia che rappresentano rispettivamente il Ministero dell’Interno e lo Stato, cioè il Presidente della Repubblica.

Gli stessi questore e prefetto che nelle scorse settimane si sono a lungo confrontati con l’Amministrazione comunale di Ascoli e il Consiglio degli Anziani della Quintana per mettere in piedi la rievocazione storica nella maniera più sicura e nel massimo rispetto dei protocolli anti covid stabiliti dalle linee guida del Governo.

Linee guida, protocolli e raccomandazioni che il successo degli azzurri ha mandato a farsi friggere nella stessa padella.

Fonti investigative riferiscono comunque che sono in corso le indagini per risalire ai responsabili di quanto accaduto. La Polizia sta raccogliendo testimonianze e visionando i numerosi video che girano sui social, ma anche le immagini della videosorveglianza lungo le strade, teatro degli episodi più estremi, come via Gramsci e via Ugo Bassi a San Benedetto.

I luoghi dove si è consumata la notte da incubo del 54enne N.C. di Villa Pigna di Folignano che si è visto semi distruggere l’auto da giovani invasati che sono saltati sul cofano per poi tuffarsi sulla cappotta sfondandola.

Idem le due sorelle di Roma – C.M. e M.M. – che procedevano sempre in auto, e sempre in via Ugo Bassi, proprio davanti alla vettura di N.C.. Con loro anche due bambini di 11 anni: tutti terrorizzati. Il 54enne ascolano ha sporto denuncia ai Carabinieri della Stazione di Villa Pigna. Anche una delle due donne si è rivolta alla legge.

«Non riesco a trovare le parole per descrivere come una serata così gioiosa possa essersi conclusa in maniera così violenta e spregevole. Questi sono gli unici termini che ora mi vengono in mente. Abbiamo rischiato la nostra incolumità fisica – racconta M.M. – e successivamente ho rischiato di sentirmi male a causa degli attacchi verbali successivi che siamo stati costretti a subire. Eravamo lì per festeggiare l’Italia, ma episodi del genere non mi fanno sentire italiana».

Ad Ascoli la situazione è stata più controllata. Ma non sono mancati i danni. Come quello subìto da Andrea Antonini, ascolano e consigliere reginale della Lega, che si è ritrovato il parabrezza della propria auto rotto.

«Mi auguro che chi lo ha ridotto così – dice Antonini – sia un minorenne, un ragazzino preso dalla foga di eccessivi entusiasmi dopo mesi di lockdown. Perché se fosse stato un maggiorenne, sarebbe un atto di imbecillità inaudito. Sono assicurato, quindi per me c’è solo la scocciatura di doverlo andare a sostituire. Non oso immaginare se quel petardo, o una cosa simile, avesse beccato un cristiano».

Ma i protocolli anti covid esistono ancora? E’ evidente che occorre dare un segnale. Un giro di vite deciso. Prima le feste negli chalet, poi i matrimoni che impazzano, ora la festa per gli azzurri. La prossima? 

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