Gabriele D’Annunzio
aveva radici a Poggio Canoso

ROTELLA - E' quanto ha dimostrato il genealogista Fernando Bellafante, nello studio, presentato in una cerimonia in cui sono stati anche premiati coloro che hanno divulgato il nome del caratteristico borgo. Il sindaco Borraccini: «Molti poggesi emigrati mantengono negli anni un forte legame con il territorio»
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Il sindaco Borraccini premia il genealogista Bellafante

La famiglia di Gabriele D’Annunzio è originaria di Poggio Canoso, caratteristica frazione di Rotella, appoggiato alle pendici dell’ Ascensione.

E’ quanto ha dimostrato il genealogista Fernando Bellafante, in seguito ad un apposito studio. Il frutto della ricerca è confluito in un libro, presentato dall’autore proprio a Poggio Canoso, e che ripercorre le origini dei D’annunzio nel nostro territorio, con racconti ricchi di spunti e di aneddoti
A fare gli onori di casa, nella cerimonia di presentazione, il sindaco Giovanni Borraccini, che ha ricordato come questa sia una delle iniziative che segna il ritorno alla normalità, dopo il difficile periodo della pandemia.

Borraccini con il parroco don Emidio Rossi

Nell’occasione, è stato consegnato anche il premio “Poggio Vivo”, dedicato a coloro che in qualche maniera hanno divulgato il nome dell’antico borgo.

«La scelta – ha affermato il sindaco – non è stata facile. Ma alla fine, visti i tanti personaggi che gravitano ruotano ed apprezzano Poggio Canoso, è stato scelto di premiare proprio Bellafante. Poi don Emidio Rossi che tanto ha dato il territorio durante gli anni del suo servizio. E un emozionato Luciano Agostini originario proprio di Poggio Canoso e che ha sempre vantato in tutte le occasioni le proprie origini poggesi».

Borraccini ha ricordato come molti poggesi emigrati mantengono negli anni un forte legame con il territorio di origine che si esprime con il ritorno al borgo ogni volta che ne capita l’occasione.
«Proprio questo legame – ha continuato il primo cittadino – mantiene Poggio vivo, indipendentemente dagli dati anagrafici che purtroppo sono impietosi.
Ma oltre all’attaccamento degli emigrati, il sindaco ha ribadito anche le tante iniziative messe in campo per mantenere poggio vivo, partendo dagli importanti interventi di ristrutturazione intorno agli anni novanta che ha permesso di mantenere il borgo praticamente integro fino ad oggi». 

Borraccini con Luciano Agostini

Nuove occasioni all’orizzonte con i finanziamenti del Cis e Pnrr, sperando che si concretizzino e siano motivo di orgoglio per tutta la popolazione.

Borraccini ricorda come «Poggio Canoso sia stato inserito nei circuiti turistici dei percorsi e dei cammini la rivalutazione dell’ecomuseo del monte dell’Ascensione, nella rete nazionale dei musei e poi la viabilità con importanti interventi di miglioramento e ripristino della strada di accesso all’antico borgo».

 

 


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