di Benedetto Marinangeli
«Sono profondamente addolorato, adesso stiamo valutando il da farsi».
Queste le prime parole di Roberto Renzi dopo la conferma dell’esclusione della Samb dalla Serie C da parte del Collegio di Garanzia del Coni.
«Ripenso in queste ore alle nottate fatte, ai tanti sforzi, e non parlo solo di quelli economici, alle corse contro il tempo tenendo sempre ben a mente l’obiettivo principale: salvare questa squadra – aggiunge Renzi – sapevamo che era una corsa a ostacoli, ma io e i miei soci siamo sempre più convinti di aver fatto tutto quello che andava fatto e questo ci fa ancora più male. Sin da subito abbiamo sentito l’entusiasmo e l’appoggio di questa piazza, vedere i tifosi arrivare a Cascia e a sostenerci a distanza ci ha commossi. Purtroppo, oggi, dobbiamo guardare in faccia una realtà, dura, terribile, che al momento ci vede fuori dalla Serie C».
Renzi ha già preannunciato il ricorso al Tar. «Dobbiamo essere però lucidi – spiega – e valutare quale sia la cosa più giusta da fare per il bene della città. Abbiamo già notificato alla Federazione che presenteremo ricorso al Tar. Ho parlato anche con il sindaco Piunti e ci siamo messi a disposizione per trovare, se ce ne fosse bisogno, una soluzione condivisa affinché il calcio a San Benedetto non scompaia. Con il cuore, sempre forza Samb».
E la sorpresa è arrivata nel primo pomeriggio di martedì 26 luglio. Per il momento, infatti, la Samb e le altre società escluse non sono state rimpiazzate dalle aventi diritto in Serie C. Questa mattina, infatti, il Consiglio federale della Figc ha preso tempo, delegando al presidente Gabriele Gravina il compito di completare gli organici dei campionato. Una sola decisione è stata ratificata riguardo gli organici e cioè il Picerno e non il Messina al posto del Gozzano. Tutte le altre società escluse – insieme alla Samb pure Casertana, Novara, Carpi e Chievo – non sono state sostituite.
Il Consiglio della Figc ha deciso di attendere il pronunciamento del Tar del Lazio, che si riunirà il 2 agosto. Questo per evitare di dover poi eventualmente ammettere squadre in sovrannumero. Ma il Tar, non entra nel merito della quesitone ma al massimo si limita a ravvisare dei vizi di forma del procedimento e quindi non dovrebbe portare benefici alla Samb. Inoltre la legge 280 del 2003 prevede che l’ordinamento sportivo sia autonomo rispetto a quello statale e finora il Collegio del Coni ha sempre messo la parola fine ad ogni vertenza sportiva.
E quindi a questo punto si deve iniziare a lavorare per il piano B e cioè iscrivere una nuova società attraverso il sindaco Pasqualino Piunti alla Serie D in sovrannumero. Questa mattina gli avvocati Roberto Ascani e Paco D’Onofrio, uno dei massimi esperti in diritto sportivo, si sono incontrati con Piunti per mettere a punto una strategia che porti a questa soluzione.
L’obiettivo è quello di creare un consorzio di trenta imprenditori con quote da 30.000 euro che permettano di coprire la spesa di circa 360.000 euro necessari per l’iscrizione del nuovo club in Serie D ed avere anche un quantum finanziario per la costruzione della nuova squadra. Numerosi gli imprenditori contattati e già si registrano adesioni, ma giustamente i nomi sono top secret.
Operazione che deve essere messa a punto in tempi estremamente celeri. Almeno entro la prima settimana di agosto. Fondamentale, poi, l’ok da parte del presidente federale Gabriele Gravina ed in tal senso non ci dovrebbero essere particolari problemi. E’ corsa contro il tempo, a meno che, clamorosamente, il Tar non ribalti la decisione del Coni. Ma questa è sola un’effimera illusione.
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