In aumento il numero dei nuovi positivi ma la richiesta di ospedalizzazione resta sotto la soglia di rischio per la zona gialla. Raggiunto il 60% della popolazione over 12 vaccinata con ciclo completo e il 70% con almeno una dose. Questo, in sintesi, l’andamento della pandemia da Coronavirus nelle Marche, nel monitoraggio di Luca Fusaro, sulla base dei dati aggiornati alla sera del 29 luglio.
ANDAMENTO DEI CONTAGI – Il trend dei nuovi casi risulta dunque in salita: 683 contro i 416 della scorsa settimana (+64,2%). Il numero degli attualmente positivi passa da 1.569 a 1.775 (+13,1%).
Dal picco del 25 marzo si è passati da 10.176 a 1.775 (-82,6%).
Il 98,6% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, l’1,2% ricoverato con sintomi, lo 0,2% in terapia intensiva.
Cresce il numero degli ospedalizzati: 25 (+6) di cui 21 (+5) pazienti ricoverati con sintomi e 4 (+1) in terapia intensiva. Ma dal picco del 27 marzo, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 812 a 21 (-97,4%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco del 25 marzo, da 157 a 4 (-97,5%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 25 marzo, sono calate da 9.215 a 1.750 (-81%).
In questa settimana non si registrano decessi.
PARAMETRI PER RESTARE IN ZONA BIANCA – L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti aumenta da 28 a 45 e, per la nona settimana consecutiva, rimane sotto il limite di 50. I posti letto occupati in area medica sono il 2,2% (21 su 951), in terapia intensiva l’1,9% (4 su 209).
Il dato è importante relativamente al rischio di ricadere in zona gialla. Il decreto legge del 23 luglio 2021 ha cambiato i parametri: si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla.
Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mil e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
TASSO DI POSITIVITA’ – Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
Nelle Marche il tasso di positività, calcolato sui tamponi, sale da 2,66% a 3,88%.
VACCINI – Al 29 luglio il 10,14% della popolazione over 12 è in attesa della seconda dose di vaccino (137.921 utenti), il 60,01% ha completato il ciclo vaccinale (815.866), il 29,85% non ha ricevuto alcuna dose (405.817), il 70,15% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (953.787).
Gli over 60 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino risultano 56.917 su 484.725 (11,74%), 427.808 hanno ricevuto almeno una dose (88,26%), 408.897 hanno completato il ciclo vaccinale (84,36%), 18.911 sono in attesa della seconda dose (3,9%).
Gli over 60 che non hanno ricevuto alcuna dose sono così suddivisi: 1,11% degli over 90 (n. 287), 6,71% della fascia 80-89 (n. 7.256), 9,87% della fascia 70-79 (n. 15.401) e 17,45% della fascia 60-69 anni (n. 33.973). Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Scende invece il numero dei cittadini, di età compresa tra 12 e 29 anni, che non hanno ancora ricevuto la prima dose.
Il 15 luglio non aveva fatto nessun vaccino il 73,53% dei ragazzi tra 12 e 17 anni. Il 29 luglio il dato scende a 67,88%. Stessa cosa per la fascia 20-29 anni: nessuna dose al 15 luglio per il 48,06%, nessuna dose al 29 luglio per il 40,49%.
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