Aurora Stella
Novanta giorni di tempo per cercare di fare piena luce sulla morte della giovanissima Aurora Stella. I tre periti incaricati dal giudice delle indagini preliminari Annalisa Giusti hanno giurato questa mattina in tribunale. Si tratta del professore universitario abruzzese Cristian D’Ovidio, già super consulente nella strage dell’Hotel Rigopiano, del cardiologo di Monza Filippo Scalise e l’infettivologo abruzzese Arturo Di Girolamo. Toccherà a loro capire, su input del magistrato, se i medici indagati (6 di Ascoli e 6 di Ancona tra cui cardiologi, medici del pronto soccorso, infettivologi e altri) abbiamo fatto tutto il possibile per salvare Aurora o se, invece, ci siano stati condotte colpose che abbiamo causato o “concausato” il decesso avvenuto nel febbraio di due anni fa. Anche gli avvocati difensori dei medici (tra cui Mauro Gionni, Alessandro Trofino, Mario Scaloni e Francesco Voltattorni) hanno presentato una serie di quesiti ai periti soprattutto sugli esiti dell’autopsia da cui sarebbe emerso che la giovanissima sia deceduta a seguito di una leucemia e non di un’influenza che poi sarebbe sfociata in una “miocardiopericardite”. Anche gli indagati hanno nominato una serie di periti di parte nelle persone dei medici e professori Pietro Alessandrini, Iacopo Pizzi Cannella, Vincenzo Rosini, Marcello Tavio, Loredana Buscemi, Gianpiero Perna. La Procura ha nominato come consulenti di parte i medici Sergio Scalise Cantuso e Antonino Calzerano.
r.p.
Il superperito di Rigopiano per scoprire le cause della morte della giovanissima Aurora Stella
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