di Andrea Ferretti
(foto di Sandro Maoloni)
Un cavaliere che in un colpo solo fa il record di tornata e di Giostra può solo vincere. E la vittoria di Massimo Gubbini di Porta Tufilla merita soltanto applausi.
Onori al vincitore, anche da parte del ragazzo, che vogliamo cristianamente coinvolgere, il quale sul curvone ha scagliato due fiaccole verso supporters di opposta fazione (alcune persone, tra cui diversi bambini, sono state sfiorate correndo un grosso rischio) prima che il cavaliere rossonero iniziasse la sua ultima tornata. Quella che gli regalato il 7° palio personale, l’11° per Porta Tufilla.
Il giovane dopo la Giostra si è presentato nella sede del Sestiere che aveva “attaccato”: gesto apprezzabile ma che non cancella l’accaduto. Il tutto è stato probabilmente ripreso da qualche videocamera della Polizia (diversi gli agenti, carabinieri e finanzieri, sia in divisa che in borghese, presenti all’interno del Campo dei Giochi, più il personale della vigilanza) con la Questura che potrebbe affibbiargli un “daspo”. Resta da capire come è possibile che in uno stadio (piccolo ma sempre di stadio si tratta) sia stato possibile introdurre degli aggeggi simili eludendo i controlli che stavolta erano anche facilitati dal ridotto numero di spettatori a causa dei protocolli anti covid.
Tornando alla gara, Gubbini ha presto ucciso il sogno di un Lionetti formato super alla cui impresa non credevano nemmeno i suoi sestieranti. Il cavaliere della Piazzarola ha staccato un 50 netti da paura e, insieme a tre centri, con 700 punti ha scritto il nuovo record di tornata superando i 698 staccati da Gubbini nell’agosto 2019 e Innocenzi (Solestà) lo scorso 10 luglio.
Poi Gubbini ha “sballato” il crono segnando un 49”8 (tornata record con 704 punti) al quale si fatica a credere se pensiamo che nel 2001 si gridò quasi al miracolo quando Luca Veneri (Piazzarola) vinse abbattendo per la prima volta il muro dei 1.700 punti. In questi vent’anni, però, sono cambiati pista, impatto col Moro, scelta e preparazione di cavalli e cavalieri. Cioè tutto.
Il Lionetti che non t’aspetti, stavolta decisamente in negativo, si è ripetuto alla seconda tornata quando ha conquistato un altro record. Quello delle penalità, però: ben dieci in un colpo solo. Giostra dunque archiviata come, poco dopo, ha dovuto archiviarla pure Lorenzo Melosso (Porta Romana) il quale, complice il vento, ha perso la lancia al secondo assalto. Fuori gioco dunque i due più giovani giostratori, così come è stato sempre fuori gioco Mattia Zannori di Porta Maggiore: tempi sì buoni, ma anche tre penalità e, soprattutto tre centri mancati di cui un 60.
A contendersi il Palio all’ultima tornata, i tre folignati: i due veterani Gubbini (39 anni) e Innocenzi (38) e Pierluigi Chicchini (Sant’Emidio) che con i suoi 32 anni un ragazzino non lo è più. Con 34 punti di distacco da Gubbini dopo la seconda tornata, il cavaliere rossoverde avrebbe potuto far impazzire i suoi sestieranti, ma la sua terza tornata è stata deludente: peggior tempo personale di giornata e addirittura un 80 all’ultimo assalto. A quel punto il regolarissimo Innocenzi – due volte 51”1, un 51”5 e i soliti nove centri – è balzato a +2 da Chicchini che ha così chiuso al terzo posto.
Per Innocenzi e Solestà il rammarico della penalità alla prima tornata. Ma con 30 punti in più cosa avrebbe potuto fare il recordman della Quintana, raggiungendo 2.026 punti anziché 1.996, difronte agli strabilianti 2.084 punti di Gubbini? Gli 88 punti di differenza parlano da soli. Gubbini, per motivi anagrafici, difficilmente potrà diventare il recordman della Quintana. Intanto, però, e su questo non c’è alcun dubbio, è lui il superman della Giostra di agosto 2021.
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