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Samb, due gruppi presentano
la manifestazione di interesse
per ripartire dalla Serie D

CALCIO - Si tratta dell'U.S. Sambenedettese 1923 degli imprenditori locali e della SSD Sambenedettese 1923, che ha in Antonella Pennacchi, moglie dell'imprenditore romano Bucci, la referente. Quest'ultima, oltre a presentare le garanzie economiche ha specificato un programma quadriennale a livello sportivo
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di Benedetto Marinangeli

 

È stata una giornata importante per il futuro della Samb. Iniziata questa mattina intorno alle 9 quando è stata pubblicata la sentenza collegiale del Tar del Lazio. Il Tribunale Amministrativo era chiamato a decidere sul ricorso presentato da Roberto Renzi contro il decreto dello scorso 4 agosto emanato dalla stessa assise.

Lo stadio “Riviera delle Palme”

Anche questa volta è stato bocciato in toto con il Tar che ha confermato tutte le risultanze giuridiche prese dagli organi di giustizia sportiva che avevano escluso la compagine rossoblù dal campionato di Serie C. E quindi  l’avventura dell’A.S. Sambenedettese di Renzi  è terminata qui.

A meno che l’immobiliarista romano non intenda ricorrere al Consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio amministrativo, la cui udienza è fissata per il 26 agosto ad un giorno dall’inizio del campionato. Comunque dopo l’ennesima sentenza negativa sembrerebbe inutile presentare un nuovo ricorso.

Alle 12, poi, è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per acquisire il titolo sportivo della città. Solo due gli atti giunti via pec al sindaco Pasqualino Piunti. Si tratta della SSD Sambenedettese 1923 a responsabilità limitata che ha in Antonella Pennacchi, moglie dell’imprenditore romano Manolo Bucci, la referente e nel presidente della Lazio Claudio Lotito il deus ex machina, e la U.S. Sambenedettese 1923 del gruppo degli imprenditori locali coagulato dall’avvocato Roberto Ascani.

Il sindaco Pasqualino Piunti

Nella pec inviata al primo cittadino la signora Pennacchi ha allegato assegni circolari per 500.000 euro di cui 350.000 a fondo perduto, 50.000 per l’iscrizione al campionato di serie D e 100.000 euro di fondo spese. Preannunciato anche un apporto finanziario come socio di un milione di euro. Infine è stato presentato anche un programma sportivo di quattro anni.

La U.S. Sambenedettese 1923 si è detta disponibile ad una collaborazione con il gruppo cui il sindaco Piunti assegnerà il titolo sportivo della città. Sorta per non fare scomparire i colori rossoblù la compagine degli imprenditori sambenedettesi è pronta a dare una mano in modo assolutamente disinteressato per il bene ed il futuro della Samb.

Nessuna manifestazione di interesse invece è giunta dall’ imprenditore milanese Francesco Angelini e dalla cordata italo-canadese che ha in Gian Leonardo Neglia il referente.

Nel pomeriggio la commissione indicata dal sindaco Piunti ha iniziato ad analizzare tutta la documentazione pervenuta e con ogni probabilità domani mattina si saprà il nome del gruppo che rifarà ripartire la Samb dalla Serie D.

 


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