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Fondi per il sisma, Stangoni:
«Siano distribuiti dove c’è bisogno,
senza aiuti la montagna sparisce»

ACQUASANTA TERME - Il sindaco si appella alla Regione ed al commissario Legnini: «Ci sono 210.000.000 euro per il rilancio del cratere, vadano dove la gente soffre ancora a causa del terremoto». I progetti presentati dal Comune: dalla riqualificazione di Parco Rio ai percorsi sul Garrafo
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di Luca Capponi 

 

«Vedo tanti soldi arrivare per finanziare progetti che non devono rilanciare nessun territorio, mentre credo che in realtà dovrebbero essere destinati primariamente ai luoghi dove le persone hanno sofferto e soffrono ancora a causa del terremoto. Auspico una ridistribuzione economica equa in proporzione al numero di abitanti e soprattutto in funzione di quella che è la situazione post sisma riferita ai rispettivi danni. Ci sono zone che hanno bisogno di ripartire per sopravvivere, per far sì che la montagna non sparisca».

Il sindaco Sante Stangoni

L’intervento del sindaco Sante Stangoni è rivolto soprattutto alla Regione e al commissario alla ricostruzione Legnini; ci sono risorse  per 210.000.000 euro da destinare per il rilancio del cratere. A cinque anni da quel doloroso agosto del 2016.

Il Comune di Acquasanta, a tal proposito, ha presentato progetti in diversi settori, dal turismo all’ambiente, dalla riqualificazione urbana e alla cultura, tutti attualmente in attesa di valutazione e relativo finanziamento.

«Quelli che non dovessero essere approvati verranno riproposti a contributo del Recovery Plan -continua Stangoni-. Ovviamente puntiamo a ottenere più fondi possibile, credo che se si va ad agire esclusivamente sui territori che hanno bisogno i soldi ci siano per tutti. Abbiamo predisposto un planning di interventi molto variegato, con qualche evidente priorità: dalla riqualificazione dell’area di Parco Rio a quella dell’impianto sportivo comunale fino a progettualità volte a sostenere il turismo come il percorso pedonale a servizio della nuova piscina termale e i percorsi sul Rio Garrafo, ripetendo quanto di buono fatto nella zona de “Lu Vurghe”, dove con soli 40.000 euro abbiamo dato vita a una realtà oggi conosciuta da tutti».
Ma, tra le altre cose, si punta anche sull’avanguardia energetica, col teleriscaldamento geotermico, sul sociale con il centro diurno per anziani e sul restauro di alcuni manufatti come il ponte di Quintodecimo e quello sul Rio Garrafo,
«Ripeto, si tratta di un’opportunità per tutti che non va fatta scappare né sminuita con una distribuzione bonaria che lascia le cose come stanno -conclude il sindaco-. Occorre rilanciare i territori in maniera forte e decisa senza creare ulteriori problemi a chi ne ha già tanti».

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