di Andrea Ferretti
Tutto è pronto a Servigliano per la Giostra dell’Anello, alias “Torneo cavalleresco di Castel Clementino”. Nella cittadina ex provincia di Ascoli e oggi fermana è in programma una sfida in cui tre dei cinque cavalieri in gara sono stati avversari anche nelle ultime quattro (2019 e 2021) Quintane di Ascoli: Luca Innocenzi, Massimo Gubbini, Lorenzo Melosso.
Si rinnova dunque il “triello” di leoniana memoria con i due big Innocenzi e Gubbini, entrambi folignati e prossimi ai 40 anni, e il 20enne ascolano Melosso che a 18 anni li battè entrambi nel 2019. Servigliano, così come Foligno, non ha interrotto la tradizione nemmeno nel 2020 quando il covid fermò (quasi) tutto. Figuriamoci quest’anno. A Foligno si è già corsa la “Giostra della Sfida” (vinta da Innocenzi tanto per cambiare) e a settembre ci sarà la “Giostra della Rivincita”. A Servigliano, invece, come sempre edizione unica.
Domenica 22 agosto l’assalto agli anelli (ore 17) preceduto dal corteo storico (15,30), con la tenzone preceduta dalla rievocazione storica di venerdì 20 (ore 21,30) e dallo spettacolo “L’amor che move il sole e l’altre stelle” del Gruppo alfieri musici storici di sabato 21 (21,30).
Luca Innocenzi, 14 Palii alla Quintana di Ascoli, vinse lo scorso anno e difende ancora i colori del Rione Santo Spirito. Obiettivo il settimo sigillo per piazzarsi da solo alle spalle di Emilio Mordente e Gianfranco Ricci (8).
Reduce dai record stabiliti l’1 agosto alla Quintana di Ascoli, Massimo Gubbini – 3 vittorie a Servigliano – corre invece per il Rione Paese Vecchio.
In Lorenzo Melosso, che esordì a Servigliano lo scorso anno sfiorando la vittoria, ripone le speranze il Rione Porta Marina.
Il roster è completato dal folignate Daniele Scarponi – con i suoi 45 anni veterano delle Giostre nazionali – che indossa la casacca del Rione Porta Navarra e che ha vinto 3 volte. E infine l’esordiente Mario Cavallari per il Rione San Marco. Il 19enne serviglianese si è formato sotto la guida di Luigi “Cino” Felici, grande cavaliere del passato che ha iscritto 6 volte il proprio nome nell’albo d’oro della Giostra.
A proposito di big del passato, dopo trent’anni non c’è Cristian Cordari. Uno di casa: ha appeso le briglie al muro e ora dirige il Campo dei Giochi.
Dal 1969, anno del debutto nel panorama delle Giostre cavalleresche, Servigliano e Ascoli (già presante dal 1955) hanno sempre avuto in comune molti protagonisti, cioè i cavalieri giostranti.
Oltre agli attuali, e ai già citati Felici (una Quintana ad Ascoli con Porta Romana nel 1984) e Cordari (2 presenze con Porta Tufilla, 1 con Porta Romana) che ha vinto 4 volte, vanno ricordati altri cavalieri che hanno vinto a Servigliano ed hanno gareggiato anche al Campo dei Giochi ascolano: Gianni Vignoli (17 presenze e 7 successi con la Piazzarola, 2 presenze con Porta Tufilla) vincitore di 4 Palii; Willer Giacomoni (4 presenze e 1 successo con Porta Solestà, 2 presenze con Sant’Emidio) vincitore di 3 Palii. Poi Alfiero Capiani (3 presenze con Porta Tufilla), Pierluigi Chicchini (2 presenze con Sant’Emidio con cui ha esordito quest’anno), Mario Giacomoni (9 presenze e 1 successo con la Piazzarola); Paolo Margasini (18 presenze e 9 successi con Porta Solestà); Carlo Monti (3 presenze con Porta Tufilla e 1 con Porta Solestà); Luca Pizzi (2 presenze con Porta Maggiore) tutti vincitori di un Palio.
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