di Salvatore Mastropietro
Già nel corso della scorsa stagione era stato di gran lunga uno dei migliori, ma se proprio c’era da trovare a Dario Saric un aspetto da migliorare, questo era il poco contributo in fase realizzativa relativamente alle proprie potenzialità. Potenzialità che ha fatto vedere eccome al “Renato Curi” di Perugia, dove ha permesso all’Ascoli di imporsi grazie anche a due suoi gol di pregevole fattura.
Nel post partita anche Dario Saric, assieme a mister Sottil, ci ha tenuto ad esprimere la propria vicinanza a L.M., il tifoso bianconero che proprio in quei minuti stava lottando tra la vita e la morte sugli spalti del “Curi” dopo aver accusato un malore. Purtroppo non c’è stato nulla da fare e la tragica notizia è arrivata poco dopo la mezzanotte, spegnendo l’entusiasmo di tutto l’ambiente dopo una bellissima vittoria.
Limitatamente alla partita e in particolare alla super prestazione di Dario Saric, da consegnare agli almanacchi sono uno splendido tiro a giro di sinistro dal limite dell’area e una botta terrificante dalla lunga distanza, che ha piegato le mani al malcapitato Chichizola: «Son contento di me stesso, di quanto ho fatto io e di quanto ha fatto la squadra. Era una partita difficile, ma ne siamo usciti uniti e da gruppo. Io leader? Penso che dopo l’anno scorso anche i ragazzi appena arrivati mi possono ascoltare, quindi mi fa piacere essere parte fondamentale di questo gruppo. Mi sono allenato tanto sui tiri da fuori, è stata anche una scelta tattica partire da sinistra per rientrare col destro. Mi trovo benissimo con i nuovi compagni, Collocolo è un ragazzo umile e Fabbrini è un gran giocatore. Oggi abbiamo dato un segnale molto importante, io non sono al massimo fisicamente e ora con calma sto ritrovando la mia condizione».
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