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L’Ascoli è sulla strada giusta
Col Bari la vittoria del cuore
Il Del Duca torna fossa dei leoni

SERIE B - Vinte le ultime due partite in casa contro Ternana e Bari grazie anche alla straordinaria spinta dei tifosi. Dopo il gran gol lampo di Buzzegoli, il muro difensivo dei bianconeri ha respinto gli attacchi pugliesi. Si ripartirà sabato 7 aprile contro il Carpi
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In curva sud è tornato il sorriso (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

L’Ascoli ha battuto il Bari, che di certo è qualitativamente più forte, perché ha capito la partita. Ha avuto un ottimo approccio e poi ha saputo gestirla con maestria. La squadra di Cosmi ha colpito subito il bersaglio con il formidabile tiro di Buzzegoli da una ventina di metri. La partita era iniziata da soli tre minuti e il Bari ha accusato il colpo. I bianconeri hanno continuato a giocare a viso aperto sfiorando il raddoppio con Varela (diagonale rasoterra fuori di pochissimo), poi è venuto fuori il Bari alla ricerca del pareggio. E a quel punto è emerso – da parte dell’Ascoli – un carattere, un orgoglio, una grinta che in altre partite erano mancati. I bianconeri hanno difeso a denti stretti il vantaggio lottando con furore agonistico su ogni pallone. Hanno eretto un muro difensivo sul quale il Bari è andato a sbattere.

Buzzegoli dopo il fischio finale al microfono di Sky (Foto Edo)

Tutti hanno partecipato alla fase difensiva, in alcune circostanze perfino la prima punta Monachello. Puntuali i raddoppi di marcatura sulle corsie laterali e attenzione massima in area di rigore. E’ mancata, questo è vero, qualche ripartenza in più, ma non va dimenticata la forza del Bari che era in serie utile da 7 turni e quarto in classifica con una partita da recuperare ad Avellino. Quando sono entrati D’Urso e Clemenza, l‘Ascoli ha gestito meglio il possesso palla limitando la spinta dei pugliesi che, tuttavia, ci hanno provato fino alla fine in tutte le maniere. Ma invano. Grosso ha inserito prima Galano e poi Kozak, ovvero tutto il potenziale offensivo che aveva in panchina (causa le assenze di Floro Flores e Brienza). Vero è che la pressione del Bari ha prodotto cross e mischie nell’area ascolana ma non chiare occasioni da gol perché Mengoni, Padella, Gigliotti e Pinto (nel finale anche De Santis) hanno fatto buona guardia. Bravo anche il portiere Agazzi, soprattutto nelle uscite (alte e a terra): gli sono scappati due palloni di mano ma ha saputo recuperarli in fretta.

Il “Del Duca” è tornato ad essere la “fossa dei leoni” di una volta? Meglio aspettare ancora un paio di partite per affermarlo ma una cosa è certa: tre delle ultime quattro avversarie (Cesena, Ternana e Bari) sono uscite sconfitte. Ora restano da giocare 9 partite: 5 in casa, 4 fuori. La sosta pasquale può essere utile per i bianconeri che devono recuperare energie fisiche ma anche nervose perché nell’ultimo mese hanno speso tantissimo anche sotto questo aspetto. Poi sabato 7 aprile si ripartirà con Ascoli-Carpi. Due partite di fila, in questo campionato, il Picchio ancora non le ha vinte. Potrebbe essere l’occasione giusta.


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