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Ascoli: Lupo e il mercato
«Raggiunti gli obiettivi prefissati
Sabiri? Ora dipende da lui»

SERIE B - Il ds bianconero soddisfatto a due giorni dal termine della sessione estiva: «Ci sono state delle difficoltà iniziali, ma poi abbiamo chiuso anche colpi di spessore internazionali grazie alla nostra credibilità all’estero». Sull’ex Paderborn: «Possiamo fare a meno di lui, ma se supererà la delusione potremmo riabbracciarlo»
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di Salvatore Mastropietro

 

A due giorni dalla conclusione dell’intensa sessione estiva di calciomercato, c’è aria di soddisfazione in casa Ascoli. Il direttore sportivo Fabio Lupo ha seguito la linea tracciata quando è subentrato a Ciro Polito lo scorso giugno, costruendo una rosa snella e coerente con gli indirizzi tattici di mister Andrea Sottil. In attesa che il campo dìa i propri giudizi incontrovertibili, i bianconeri possono godersi i colpi di spessore internazionale Botteghin e Iliev, pur dovendo fare i conti con la situazione del separato in casa Sabiri.


Il ds Fabio Lupo ha fatto il punto su quello che sono stati i due mesi di calciomercato, in cui – nonostante un bilancio positivo – non è mancata qualche critica, seppur non eccessiva
«Accetto di buon grado le critiche, mi danno fastidio solo quelle improntate sulla cattiveria. Stavolta non ce ne sono state, qualche volta mi ha fatto sorridere sentire parlare di trattative sfumate in merito a nomi mai trattati. Obiettivamente devo dire che non ci sono stati obiettivi falliti in sede di mercato. Come spesso accade vengono valutati più profili, ma poi abbiamo portato a casa quello che volevamo. Ringrazio anche il patron che ci ha permesso di raggiungere obiettivi prefissati».

L’unico grande tema irrisolto del mercato appena concluso è senz’altro la situazione di Abdelhamid Sabiri, rimasto in bianconero nonostante la sua volontà di provare l’esperienza araba: «Le aspettative su Sabiri sono state deluse. Sono stato sorpreso da un calciatore del suo rendimento, che avrebbe potuto attirare più attenzione da un certo tipo di mercato. Quella che riguarda l’Arabia Saudita è stata l’unica trattativa reale, che però noi non abbiamo considerato per motivi economici e per modalità dei pagamenti proposti. C’erano in ballo delle percentuali sulla rivendita, ma secondo noi quel mercato non ci avrebbe consentito di fare un ulteriore ricavo. Il calciatore si aspettava un salto di qualità anche a livello economico. E’ rimasto deluso, ma in queste trattative devono uscire contente tutte le parti in causa».

Se verrà reintegrato o meno, secondo Lupo, dipende dal comportamento del calciatore«Nel frattempo possiamo fare a meno di lui perché abbiamo preso giocatori altrettanto forti. Ora spetta a Sabiri, qui le porte sono aperte. Quello che è successo lo ha fatto passare come il cattivo di turno, ma stiamo parlando di un ragazzo positivo che deve superare questa delusione. Se succederà saremo lieti di riabbracciarlo, fermo restando che se dovessero esserci altre opportunità di mercato saremo pronti ad ascoltare. Noi non abbiamo il problema di aspettare Sabiri, è lui ad avere il problema di capire se rimettersi in gioco. Anche Sottil è stato chiaro: se Sabiri è quello delle ultime due settimane faremo a meno di lui, altrimenti ben venga».

Nonostante il bilancio positivo, in una prima fase Lupo non ha nascosto di aver trovato qualche difficoltà: «All’inizio non avevamo tanto appeal, lo devo ammettere. Qualcuno ha atteso l’occasione giusta, le ragioni sono varie ma piano piano questo scetticismo è svanito da parte dei calciatori. Basti pensare al fatto che nelle ultime battute di mercato abbiamo chiuso due giocatori di Serie A come Felicioli e Maistro. Sono venuti ad Ascoli perché hanno capito che siamo una squadra buona. Anche Fabbrini, Botteghin e Iliev sono stati ben lieti di venire qui anche grazie alle conoscenze internazionali che ha Piero Ducci. Io e il dg abbiamo viaggiato tanto ed quel pizzico di credibilità che abbiamo guadagnato negli anni ci ha fatto arrivare su questi calciatori».

Sabiri

Tra i principali temi di mercato c’è stato senza dubbio quello relativo all’attacco, dove è stato chiuso il colpo Iliev: «Per l’attacco abbiamo valutato vari profili. Non ci siamo però mai allarmati perché sapevamo di avere varie opzioni. Iliev ci dà un profilo più internazionale. Inoltre è un calciatore di 27 anni, ci garantisce anche di poter immaginare un futuro guadagno se qui dovesse fare bene».

La chiusura di Lupo è riservata al campionato e agli obiettivi da perseguire: «Speravo in una partenza così. Il gruppo che era già qui è stato fondamentale nell’accogliere i nuovi arrivati. Vedevo crescere un certo tipo di entusiasmo su una base di lavoro importante poiché va riconosciuto ad Andrea Sottil di aver dato a questa squadra una precisa identità tattica. Non voglio parlare di salvezza, il nostro obiettivo è giocare partita per partita cercando di concentrarsi sui tre punti. Poi più in là vedremo quale sarà l’obiettivo più realistico e cercheremo di raggiungerlo».


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