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Samb, Piunti incontra Gravina
Il presidente Figc:
«Diamo ulteriore tempo
per avere la squadra in D»

CALCIO - Faccia a faccia ad Ancona tra il primo cittadino e il  numero uno della Federcalcio per le sorti del club rossoblù. Intanto, attraverso una nota ufficiale, tuona Manolo Buccci 
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di Benedetto Marinangeli

 

Dopo la bocciatura della SSD Sambenedettese di Manolo Bucci da parte del presidente federale Gabriele Gravina, il sindaco Pasqualino Piunti si è incontrato questa mattina, giovedì 2 settembre, ad Ancona con il massimo dirigente della Figc. Un incontro fondamentale per capire il futuro del calcio e dei colori rossoblù a San Benedetto.

Gabriele Gravina

Esplicite le dichiarazioni rilasciate da Gabriele Gravina ai microfoni di VeraTv. «Ho incontrato il sindaco Piunti – dice il presidente della Figc – e ho ribadito un concetto: ho a cuore le sorti del calcio in Italia. Credo che la Sambenedettese debba essere veicolo di credibilità e di rispetto del territorio. Per cui faremo in modo, come abbiamo sempre fatto, nel cercare di dare continuità e stabilità a un progetto che sia radicato e credibile sul tettorio e che abbia voglia di dare qualcosa al territorio».

«Noi – aggiunge Gravina – non applicheremo mai il nostro articolo 52 delle Noif per favorire situazioni o operazioni che puntualmente dopo un anno o due falliscono. Ho spiegato al sindaco che siamo aperti a dare ulteriore tempo affinché San Benedetto abbia la possibilità di avere il calcio in Serie D».

Pasqualino Piunti

Piunti d’altro canto è esplicito. «A Gravina – afferma il primo cittadino – ho detto che il calcio non deve scomparire a San Benedetto. Ha riconosciuto anche la storia della società e la bontà del percorso che l’ amministrazione ha svolto dietro le direttive proprio della Figc. E’ disponibile a riaprire la situazione  e riguardo la tempistica non ha detto nulla. Ma già questa prima apertura è di buon auspicio. Questo pomeriggio mi incontro con gli imprenditori locali ma bisogna anche dire che si è in attesa anche della decisione del Tar del Lazio sulla società di Renzi. Mi auguro che ci sia la volontà di trovare una soluzione che faccia ripartire la Samb dalla Serie D».

Manolo Bucci

Manolo Bucci fa sentire la sua voce con una nota stampa firmata dall’ amministratore unico dottoressa Antonella Pennacchi che riportiamo integralmente.

“La Sambenedettese 1923 SSD a r.l. apprende con stupore che la Figc, nella persona  del suo presidente e d’intesa con il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, ha rigettato la sua istanza di partecipare al prossimo campionato di Serie D in  rappresentanza della Città di San Benedetto del Tronto.

La decisione contraddice l’opposto risultato della procedura concorsuale pubblica indetta e gestita dal Comune di San Benedetto, che aveva ritenuto congrua e affidabile l’iniziativa proposta.

Relativamente ai rilievi riguardanti l’aspetto puramente economico finanziario si precisa quanto segue:

La Società e per essa il suo amministratore, nonché socio unico, hanno ampiamente dimostrato la propria consistenza finanziaria e patrimoniale. Il tutto ampiamente comprovato dalle varie corresponsioni effettuate a mezzo assegni  circolari e versamenti sul conto corrente bancario dell’intestata società nonché da  valida e legittima documentazione prodotta, attestante la capacità ovvero la  consistenza e la solidità finanziaria e patrimoniale del socio unico.

Non si comprende inoltre come, in contrasto con pacifici insegnamenti  giurisprudenziali, il provvedimento federale abbia preteso di far assurgere al rango  di prova incontrollate notizie di stampa e sulla scorta di queste si sia azzardato ad  affermare ( in contrasto con la realtà) che il consorte del socio di riferimento della scrivente sarebbe il reale proprietario della Sambenedettese 1923 SSD a r.l. e per di  più che questi avrebbe interessi ( che non siano quelli del mero tifoso della squadra della propria città di nascita e di residenza) in altra società dilettantistica, in  particolare nella squadra della cittadina di Valmontone.

I documenti (certamente non superati da illazioni giornalistiche) parlano chiaro: la  Società è e resta nella piena ed incondizionata disponibilità della sua proprietaria”.



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