di Andrea Ferretti
Sconfitta netta e, soprattutto, meritata per l’Ascoli contro il Benevento. Come accadde il 31 luglio 2020, sempre in B, in occasione dell’ultima di campionato contro i campani, anche stavolta lascia il “Del Duca” a testa bassa. Il destino, però, vuole che lo faccia tra gli applausi. Quella volta perchè la squadra si era già salvata e il risultato alla fine poco importava. Stavolta perchè è ancora valido il “bonus” delle tre vittorie di fila nelle prime tre giornate. Ma da martedì prossimo 21 settembre, dopo la sfida di Alessandria, allora la musica potrebbe anche cambiare. Staremo a vedere.
Bagno di umiltà? Non serve. La squadra gioca più o meno come aveva fatto nelle prime tre uscite. La differenza, stavolta, la fa il Benevento che ha un gioco e un tasso tecnico decisamente superiore a quelli della squadra di Sottil. Pensare poi che due giganti come Avlonitis e Botteghin possano mettere un freno a Insigne e Sau, che sono alti la metà, è pura utopia. Ecco allora che lo 0-2 ci sta tutto. Anche perchè a fine partita, dopo 99 minuti di gioco, i guantoni di Paleari erano lindi e pinti come quando li aveva indossati.
Nel Benevento, seguito al “Del Duca” da 234 tifosi, Caserta deve fare a meno di Pastina e Masciangelo. In panchina c’è di nuovo Lapadula – con i tifosi del Picchio non ha davvero un buon feeling dai tempi del Teramo e del Pescara – ma non Sau che parte dall’inizio al centro dell’attacco
L’Ascoli è invece al completo, a parte Sabiri che deve ancora decidere cosa fare. Ma, a tal proposito, non è comprensibile l’atteggiamento attendistico della società. Per la prima volta c’è Iliev, il centravanti della Nazionale bulgara, che parte dalla panchina e gioca il secondo tempo per intero. Di lui si ricorda una deviazione di poco alta, una delle rarissime conclusioni dell’Ascoli.
Gara affidata al pugliese Abbattista, fino alla vigilia un amuleto per il Picchio che con lui ha perso una sola volta in undici precedenti. Per lui non è un bel pomeriggio. Indeciso, approssimativo e dieci cartellini gialli, tutti per gioco falloso, che sono come minimo esagerati.
Trascorrono meno di cinque minuti e l’Ascoli rischia di farsi male da solo. Retropassaggio suicida di D’Orazio verso Leali. Ma c’è Sau che serve in dietro l’accorrente Acampora che si commuove e calcia fuori.
Il gol arriva al 15’ quando Sau in velocità brucia Avlonitis, poi lo dribbla e buca Leali all’angolino. Fuorigioco? Interviene il Var: gol buono, 0-1.
Al 26’ il Benevento raddoppia. Improta lancia Foulon sulla sinistra, sul traversone basso arriva per primo Insigne che fa lo 0-2. Giallorossi padroni del campo, Ascoli non pervenuto.
Sottil deve correre per forza ai ripari e dopo l’intervallo in campo ci sono Iliev e Collocolo per Fabbrini e Caligara, passando al 4-3-3. Ma dopo tre minuti ad andare vicino al terzo gol è il Benevento, con Glik, sugli sviluppi di un angolo. Al 19’ prova a dimezzare lo svantaggio Iliev, ma la deviazione non è come quella vincente con la sua Nazionale contro l’Italia. Al 27’ Caserta cambia l’attacco con Lapadula e Brignola al posto di Sau e Insigne. Esce anche Ionita sostituito da Vokic. Poi Tello, uno dei subentrati, al 42’ fallisce clamorosamente la deviazione a centimetri zero dalla linea di porta a chiusura di una bruciante ripartenza del Benevento che trova la difesa di casa completamente sguarnita. Poteva finire 0-3.
Una festa è sempre una festa, ma la “Festa del Picchio” del pomeriggio-sera organizzata a Piazza Arringo non sarà come tutti speravano potesse essere.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Baschirotto (32’st Castorani) Botteghin, Avlonitis, D’Orazio (20’st Felicioli); Saric (20’st Maistro) Buchel, Caligara (1’st Collocolo); Fabbrini (1’st Iliev); Bidaoui, Dionisi. A disposizione.: Guarna, Tavcar, Quaranta, Spendlhofer, Donis, Eramo, De Paoli. Allenatore: Sottil
BENEVENTO (4-3-3): Paleari; Letizia (10’st Elia), Glik, Barba, Foulon; Ionita (27’st Vokic), Calò, Acampora (15’st Tello); R. Insigne (27’st Brignola), Sau (27’st Lapadula), Improta. A disposizione: Manfredini, Vogliacco, Basit, Talia, Viviani, Moncini, Di Serio. Allenatore: Caserta
Arbitro: Abbattista di Molfetta (assistenti Lanotte di Barletta e Massara di Reggio Calabria, quarto ufficiale Petrella di Viterbo, Var Sacchi di Macerata, Avar Fiore di Barletta)
Reti: 15’pt Sau (B), 25’pt R.Insigne (B)
Note: ammoniti Acampora (B), Barba (B), Ionita (B), Saric (A), Buchel (A), Vokic (B), Dionisi (A), Tello (B), Calò (B) e Felicioli (A) tutti per gioco falloso. Spettatori paganti 4.545, incasso 60.695 euro. Angoli 3-2 per l’Ascoli. Recupero 3’+6′
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